Il commissario straordinario per l’emergenza idrica in agricoltura, Dario Cartabellotta, ha avviato le procedure per consentire nell’Agrigentino il trasferimento di risorse idriche dalla diga Gammauta, gestita da Enel, alla diga Castello, tramite l’adduttore consortile San Carlo Castello.
“Una buona notizia per il comparto agricolo – commenta l’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino – che arriva in seguito al sopralluogo e agli incontri di queste settimane con i sindaci e gli agricoltori della provincia di Agrigento. L’intervento tempestivo messo in campo per fare fronte alla penuria di acqua degli invasi dimostra, con i fatti, l’impegno profuso giorno dopo giorno dal governo regionale in favore degli agricoltori siciliani”.
Convenzione tra Amap e Associazione Zappa Paceco per Pozzo Gesuitico
Pochi giorni fa è stata stipulata una convenzione tra Amap e Associazione irrigua Zappa Paceco. Per 10 anni il pozzo Gesuitico sarà destinato alle coltivazioni agrumicole. L’amministratore Unico di Amap, Alessandro Di Martino e Tommaso La Mantia, rappresentante dell’Associazione Irrigua Zappa Paceco” hanno firmato una convenzione decennale per l’utilizzo a scopo irriguo del Pozzo Gesuitico.
Il pozzo, da diverso tempo non più utilizzabile per scopo idropotabile, è direttamente alimentato dall’antico sistema dei Qanat arabi presenti nella zona di “Fondo Micciulla”, nella zona centrale dell’Agro Palermitano, e consentirà all’associazione Zappa Paceco di potere avviare gli interventi idonei a disporre delle risorse idriche necessarie all’irrigazione delle coltivazioni agrumicole gestite.
In un periodo di grande siccità, quale quello attuale, l’iniziativa rappresenta un esempio virtuoso di come alcune risorse idriche, che non è più possibile utilizzare per scopo potabile, possano essere messe a servizio degli agricoltori favorendo così il mantenimento di coltivazioni millenarie e il consequenziale sviluppo del territorio.
Stato crisi in sei province
Nei giorni scorsi, la giunta regionale, su proposta del presidente della Regione Renato Schifani, ha approvato lo stato di crisi e di emergenza nel settore idrico potabile fino al 31 dicembre per le province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Messina, Palermo e Trapani. Contestualmente, ha nominato il segretario generale dell’Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia, Leonardo Santoro, commissario delegato con l’incarico di individuare e attuare tutte le misure necessarie per superare la fase più critica.
Il provvedimento, previsto dalla legge regionale numero 13 del 2020, si inserisce nel contesto delle condizioni di siccità persistente che ha ridotto la disponibilità di acqua negli invasi siciliani. Il 2023, infatti, è stato il quarto anno consecutivo con precipitazioni al di sotto della media storica di lungo periodo e anche i primi mesi di quest’anno, caratterizzati da temperature più alte e scarsità di piogge, hanno confermato finora questa tendenza. Non a caso, lo scorso febbraio il governo regionale aveva dichiarato lo stato di crisi idrica sia per il settore irriguo sia per la zootecnia.
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