• L’assessore Razza riferisce all’Ars sulla situazione Covid19
  • Entro poche ore i dati aggiornati sull’indice Rt in Sicilia
  • Cresce la possibilità per l’isola di uscire dalla zona rossa

La frenata del contagio è evidente, il viaggio della Sicilia verso la zona arancione da domenica appare sempre più probabile. La certezza non può ancora esserci perchè una improvvisa impennata dei casi di covid19 è sempre possibile anche se non viene considerata probabile.

L’anticipazione

La possibilità che da domenica 31 gennaio la Sicilia torni in zona arancione come anticipato già nello scorso fine settimana da BlogSicilia oggi potrebbe avere conferme ufficiose se non ufficaili. “Qualche ora ancora e scopriremo se l’indice Rt, come appare dalla riduzione dei contagi in Sicilia, ci permetterà di condividere col governo centrale il possibile declassamento del rischio della regione” conferma l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, riferendo all’Assemblea siciliana sulla situazione pandemica in Sicilia, attualmente in zona rossa.

La giustificazione

Razza, però, smentisce che dietro le due settimane di zona rossa ci siano stati interventi poltiici o volontà di protagonismo “La decisione di anticipare la zona rossa in Sicilia ‘non e’ stata politica” rassicura ancora l’assessore
“Quando Musumeci ha chiesto di anticipare di una settimana la zona rossa – ha spiegato Razza – lo ha fatto sulla base di una valutazione prognostica perche’ si poteva immaginare che l’indice Rt avrebbe superato 1.25 e questo avrebbe reso obbligatoria la zona rossa per tre settimana. Una valutazione azzeccata, perche’ l’indice Rt poi supero’ 1,27”

La parziale ammissione

Dunque, in base alle dichiarazioni di Razza, la Sicilia non aveva i dati per entrare in zona rossa ma hanno previsto che li avrebbe avuti dopo una settimana e dunque hanno chiesto la zona rossa prima che le condizioni si realizzassero. Una previsione poi confermata dai dati della scorsa settimana quando, però, giò prevedevano l’abbassamento nella successiva.

L’andamento del contagio

Prevedere l’incremento del contagio alla luce di quanto accaduto fra Natale e Capodanno non era difficile, così come prevedere che dopo il picco fra il 18 e il 19 gennaio sis arebbe discesi nuovamente era anch’essa cosa semplice sapendo quali sono i tempi di incubazione del virus. “Su 10mila abitanti, la Sicilia è al quinto posto per incidenza dei contagi, al 12simo posto per decessi, settima per tamponi molecolari. Con l’inserimento dei tamponi antigenici, il tasso di positività nell’isola è passato dal 12% al 5%” dice Razza.

Resta la domanda sulla reale necessità di una zona rossa richiesta e ottenuta. In attesa di tornare in zona arancione.

L’ospedalizzazione

Ma il fatto, secondo Razza, è che la Sicilia è stata rossa perchè siamo virtuosi e lo siamo anche nella gestione dell’ospedalizzazione “La Sicilia è tra le regioni col maggiore rispetto dei parametri di ospedalizzazione, 30% terapia intensiva e 40% di medicina e degenza ordinaria. Siamo al di sotto di entrambi i parametri” conclude l’assessore.