- Sicilia rossa ancora per tutta la giornata di oggi
- In ritardo la pubblicazione dell’ordinanza di classificazione
- Gli altri passaggi avvenuti sempre di domenica
- Resteremo arancioni per due mesi secondo la Regione
- Musumeci punta alla zona bianca ad aprile
- Orlando invita comunque a mantenere comportamenti da zona rossa
La Sicilia si sveglia ancora rossa per un giorno, quello di oggi, domenica 31. Il giochetto dell’entrata in vigore delle nuove regole alla mezzanotte di domenica 31 e la mancata pubblicazione sul sito istituzionale del Ministero della Salute condannano l’isola ad un altro giorno di inferno.
Pubblicazione ordinanza Speranza in ritardo
Lo avevano detto e lo hanno fatto. Mentre tutte le altre ordinanze sono entrate in vigore di domenica, quella del passaggio della Sicilia da rossa ad arancione viene sì formalmente adottata dalla domenica ma dalla mezzanotte rubando un altro giorno di semilibertà ai siciliani oltre l’intera settimana dal 17 al 24 gennaio (quando i parametri non gustificavano la zona rossa pretesa da Musumei che oggi dice che su questo ha avuto ragione nell’anticipare le restrizioni).
La Sicilia arancione da domani ma dovrebbe essere gialla
Non basta, dunque, la classificazioe arancione nonostante l’indice Rt che direbbe gialla, anche un altro giorno di rossa in più. Ma tant’è. Anche perchè sono i nostri amministratori a continuare a chiedere le restrizioni al contrario di quelli di tutta Italia dove, come in Lombardia, a fronte di contagi ben più alti si chiede e si ottiene il giallo con tanto di scuse.
Resteremo arancioni per due mesi?
“Speriamo che nel mese di aprile si possa arrivare ad una riapertura che metta gli operatori economici di tornare a lavorare e quindi di tornare a guadagnare e di uscire da questo tunnel dove il buio sembra avere spento ogni speranza. La speranza rimane in vita: lo abbiamo visto e lo vedremo di più nelle prossime settimane. Ma la speranza va alimentata non soltanto dalla forza di ciascuno di noi, ma anche dai comportamenti di ciascuno di noi. E sono sicuro che presto vinceremo questa battaglia” dice il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in un video messaggio sull’emergenza Covid19.
Dalla mezzanotte dunquela Sicilia sarà in zona arancione. Ecco cosa si potrà o non si potrà fare.
Cosa si può o non si può fare da domani
Innanzitutto, non è consentito spostarsi fuori dal Comune di residenza, tranne che per motivi di necessità, lavoro e salute. Tuttavia, resta in vigore la deroga per i Comuni al di sotto dei 5mila abitanti, per cui è consentito lo spostamento nel raggio di 30 chilometri ma non verso i capoluoghi di provincia.
Consentita la circolazione libera nel proprio Comunque (quindi, senza bisogno di autocertificazione) dalle 5 alle 22 (il coprifuoco, infatti, resta attivo).
Si può far visita a parenti e amici ma una sola volta al giorno e al massimo in due persone (non rientrano le calcolo, però, minori di 14 anni e disabili).
Le attività di ristorazione (bar, pasticcerie, ristoranti, pizzerie) possono restare aperte dalle 5 alle 22 ma solo per l’asporto. Però, i bar senza una cucina e le enoteche devono interrompere l’asporto alle 18. Invece, la consegna a domicilio è permessa senza limiti di orario. Da non dimenticare che è vietato consumare cibi e bevande in strade o parchi dalle 18 alle 5.
I centri commerciali restano chiusi nei giorni festivi e prefestivi, ad eccene di farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno. Chiusi i musei e le mostre.
Restano chiuse anche piscine, palestre, teatri e cinema ma aperti i centri sportivi.
Chiuse anche sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine, anche nei bar e nelle tabaccherie.
Gli altri negozi possono restare aperti fino alle 22, compresi parrucchieri e centri estetici.
Infine, riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico, ad eccezione dei mezzi di trasporto scolastico.
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