Sicilia ultima regione d’Italia per i vaccini agli ultranovantenni e fanalino di coda anche tra le regioni che hanno somministrato la prima dose alla fascia d’età dagli 80 agli 89 anni. Ultima con abbondante distacco dalla penultima. Sono i dati riportati dal  segretario regionale del Partito Democratico della Sicilia, Anthony Barbagallo. Il Pd in questi giorni ha avviato una vera e propria guerra mediatica contro il Governatore siciliano, che sabato ha risposto con toni durissimi alle critiche ricevute.

“I dati statistici parlano chiaro”

“Parafrasando la classifica di serie A che gli sportivi sono abituati a leggere il lunedi mattina: siamo come il Crotone”. Usa termini calcistici Barbagallo per parafrasare la situazione della campagna vaccinale siciliana. “Nel calcio quando una squadra gioca male ed è ultima in classifica si cambia l’allenatore per provare a cambiare rotta ma questa metafora non vale in Sicilia dove il “mister” Musumeci, uno e triino (presidente, commissario straordinario per l’emergenza covid e assessore alla Salute ad interim) resta inesorabilmente attaccato alla panchina mentre è urgente e non più rinviabile un cambio di allenatore”, aggiunge il segretario dem.

Nuova richiesta di dimissioni a Musumeci

“Ci aspettiamo, con tutti i siciliani, un sussulto di orgoglio da parte del governatore di cui continuiamo a chiedere le dimissioni per manifesta inadeguatezza Ma intanto è urgente una operazione verità basata su dati e numeri veri – conclude – senza, soprattutto, aggressioni verbali e insulti sconsiderati”.

Diventerà Bellissima fa quadrato attorno a Musumeci

A difesa del Governatore scende in campo Alessandro Aricò, capogruppo di DiventeràBellissima all’Ars, replicando a Pd, M5S e Cento Passi. “Le opposizioni si rassegnino, Nello Musumeci andrà avanti con grande convinzione, altro che dimettersi. Le scelte su chiusure e aperture sono sempre state motivate da dati corretti. Sul nostro piano vaccinale sono cronaca recente finanche i complimenti da parte del generale Francesco Paolo Figliuolo. I posti letto di Terapia intensiva sono stati raddoppiati in pochi mesi ed è in corso avanzato di realizzazione un maxi-intervento distribuito in 79 cantieri in gran parte di Asp, ospedali e Policlinici. Il governo Musumeci ha pure approvato la nuova rete ospedaliera, raggiunto il più alto target di spesa dei fondi comunitari, ben lavorato per il risanamento dei conti della Regione, quasi azzerato il precariato e aperto centinaia di cantieri”.

Musumeci vara “Operazione nonni”

D’altro canto il presidente della regione questa mattina, proprio per dare una accelerata alle vaccinazioni degli anziani ha annunciato un piano straordinario. “Recuperare gli anziani ultra ottantenni che non si sono ancora vaccinati e completare per tutti la prima dose entro aprile”. È l’obiettivo ambizioso che il presidente della Regione Nello Musumeci ha affidato all’assessorato alla Salute, che guida ad interim. Per raggiungerlo è stata messa a punto una strategia specifica: una speciale “Operazione nonni”. Si parte con il censimento personale di chi non ha mai prenotato (tutti i dati, infatti sono caricati sulla piattaforma Poste – che la Sicilia ha scelto per prima in Italia – e riportano, per ogni cittadino, le informazioni anagrafiche e quelle ricavabili dalla tessera sanitaria) e con la conseguente loro “presa in carico”, attraverso i medici di famiglia e le amministrazioni comunali. In più, anche grazie all’imminente consegna del vaccino monodose Johnson & Johnson, verranno coinvolte oltre 700 farmacie che hanno dato la disponibilità per diventare sedi di vaccinazione.