“Il presidente Musumeci non si limiti a un ricorso alla Corte di giustizia della Ue, che ha certo un grande valore politico, ma dove, lo ricordiamo, lo Stato italiano ha il suo componente giudicante e noi no; faccia approvare all’Assemblea siciliana una nuova legge elettorale per le Province, in cui sia ribadita l’elezione diretta dei consiglieri e sia ribadita la competenza esclusiva in materia di ordinamento degli enti locali. Vediamo così se il governo Conte ha il coraggio di sposare la legge Del Rio, il più bieco centralismo, e impugnare la nuova legge o no”.
E’ la richiesta dei ‘Siciliani Liberi’ al presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, dopo la sentenza della Consulta che ha respinto il ricorso contro l’impugnativa del Cdm che aveva cassato la norma sull’elezione diretta nelle ex Province e nelle tre città metropolitane di Palermo, Catania e Messina.
Gli indipendentisti ricordano “che se nessuno impugnerà la nuova legge sull’elezione diretta, questa andrà in Gazzetta e sarà applicabile”. “Dimostrate lei e l’Ars – aggiungono i ‘Siciliani Liberi’ – di stare nei fatti dalla parte dei siciliani. E se lo ricordi anche per tutti gli altri articoli dello Statuto, non solo per l’art. 15, che di fatto con questo pronunciamento della Consulta viene neutralizzato, l’ennesimo colpo di scure sullo Statuto autonomistico”.
Gli indipendentisti apprezzano la scelta di Musumeci di fare proprie “le nostre argomentazioni” ma lo incalzano ad andare avanti senza tentennamenti. “Siamo contenti di avere dato un contributo di idee, decisivo, alla politica siciliana – concludono – L’appello di Musumeci all’unità siciliana, su questo punto, restando la nostra opposizione su tutto il resto, non può e non deve mancare. Ma il presidente Musumeci agisca immediatamente”.
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