Le ultime aggressioni nei confronti di medici ed infermieri negli ospedali palermitani hanno spinto nei giorni scorsi il rettore dell’Università di Palermo, Massimo Midiri a scrivere al commissario straordinario Alessandro Caltagirone del Policlinico Paolo Giaccone chiedendo maggior sicurezza. Quest’ultimo ha risposto con alcune proposte come ad esempio la presenza di personale dedicato per presidiare i 28 varchi dell’area dell’ospedale universitario.

“A marzo la mappatura, ma non abbiamo avuto alcun riscontro”

“Già nel mese di marzo – spiega Caltagirone – dopo aver eseguito la mappatura di tutti i varchi presenti all’interno del policlinico, avevamo chiesto ai Direttori di Dipartimento di chiarire le modalità di accesso alle cliniche e ciò al fine di scongiurare eventuali ingressi di personale non autorizzato. Non abbiamo avuto alcun riscontro e per tale ragione ho dovuto agire oggi proponendo modifiche sostanziali che coniugano sia interventi tecnici, sia un richiamo alla responsabilità precisa di figure deputate al controllo e all’acquisizione delle chiavi degli accessi. Ho scritto al Magnifico Rettore evidenziando le azioni proposte e rappresentando di aver richiesto espressamente ai Direttori di Dipartimento di farsi parte attiva per assicurare il rispetto delle norme per tutto ciò che concerne il personale presente all’interno degli spazi aziendali”.

28 varchi

In tutto sono 28 i varchi che consentono di fare ingresso alle cliniche, identificati in una mappatura eseguita lo scorso mese di marzo dal servizio di prevenzione e protezione dell’Aoup.

La proposta formulata ai Direttori di Dipartimento prevede interventi tecnici per effettuare, per ogni varco, il cambio di tutte le serrature e/o cilindri. Sarà, inoltre, identificato personale specializzato dei servizi di vigilanza che avrà l’incarico di gestire gli accessi principali. Inoltre in ogni unità operativa verrà individuato un responsabile a cui saranno consegnate formalmente le chiavi.

Attenzione agli accessi nella fascia post meridiana e notturna

Particolare attenzione viene posta agli accessi nella fascia post meridiana e notturna dove potranno accedere per ragioni di servizio solo soggetti legittimati a farlo: medici, infermieri, oss, ausiliari, portieri, custodi e così via). Per quanto riguarda il personale equiparato (specializzandi, dottorandi, tirocinanti, studenti, volontari e così via) l’ingresso potrà essere consentito esclusivamente nel rispetto delle leggi e dei regolamenti universitari in materia.

“L’intento della proposta formulata – prosegue ancora Caltagirone – è quello di richiamare ciascuno alle proprie responsabilità, anche di controllo, rispetto ad abitudini – non conformi alle regole – che nel tempo sono spesso diventate consuetudini.  Ho, altresì, chiesto di porre particolare attenzione al personale che vive la nostra Azienda Ospedaliera Universitaria in virtù della sua peculiarità (specializzandi, dottorandi, tirocinanti, studenti, etc), confidando che l’accesso e la presenza siano consentiti esclusivamente nel rispetto dei tempi, degli orari di lavoro e formazione, delle leggi e dei regolamenti specifici, garantendo, in tal modo, la sicurezza degli stessi in presenza del tutor/direttore/responsabile di riferimento”.

Articoli correlati