Il coronavirus non ferma l’assemblea dei lavoratori della Sirti dopo dopo che l’azienda ha confermato il 4 marzo scorso la procedura di licenziamento per 764 lavoratori e lavoratrici su 2.740 addetti.

L’assemblea si è svolta all’aperto, all’esterno dell’azienda dell’area industriale di Carini. “Un’assemblea importante perché dovevamo informare i lavoratori della grave situazione dopo l’incontro del 4 marzo a Roma, in cui la Sirti ha confermato gli esuberi. Abbiamo subito detto ai  lavoratori in assemblea di  mantenere la distanza di sicurezza – dichiarano Francesco Foti, della Fiom Cgil Palermo e Giuseppe Romano e Giuseppe Calascibetta, Rsu Fiom Cgil Palermo –. In un momento complicato in Italia per l’emergenza coronavirus, l’azienda ha continuato per la sua strada con la richiesta di licenziamento, respinta in toto dal sindacato, che  ha chiesto al Mise di intervenire”.

“La conferma dei licenziamenti arriva dopo che nel maggio 2019 era stato siglato un accordo al Mise che prevedeva, per la crisi economica dell’azienda,  contratti di solidarietà e la tutela dei posti di lavoro. “Contratti – fanno sapere i sindacalisti – che per molti lavoratori del nostro sito hanno avuto un impatto negativo sul salario tra i 110 e i 300 euro al mese. A Palermo sono stati annunciati 31 esuberi su 147 dipendenti”. 

“Trentuno  esuberi su Palermo  non li possiamo accettare  – aggiungono Foti, Romano e Calascibetta – Chiediamo che l’accordo che si andrà a firmare sia distribuito in maniera equa per i lavoratori e  che non venga penalizzato nessun sito. Adesso attendiamo di coordinarci con le altre  sedi per le 4 ore di sciopero. Ed esprimiamo la nostra solidarietà non solo alle lavoratrici e ai lavoratori di Sirti del Nord Italia, per la grave situazione che stanno vivendo,  ma a tutta la popolazione di quelle zone”.

Questa invece la posizione di Sirti che tramite una nota stampa precisa: “In sostanza, nell’incontro del 4 marzo si è avviato concretamente il tavolo di discussione con i Sindacati focalizzato sull’evoluzione del Piano Sociale a supporto del Piano Strategico di Trasformazione della Società.

L’appuntamento rientra pienamente nel framework definito nell’Accordo siglato in data 8 maggio 2019, quando Organizzazioni Sindacali, Sirti e Istituzioni hanno iniziato un percorso triennale congiunto di gestione degli esuberi strutturali nella business-unit Telco Infrastructures.

Durante l’incontro – svoltosi in un clima costruttivo – la Società ha dato piena disponibilità a valutare congiuntamente con i Sindacati un’impostazione del nuovo piano sociale che possa ripercorrere le linee guida già implementate a seguito dell’Accordo del maggio 2019, dove erano attivate una serie di misure chiave, quali percorsi di outplacement, programmi di riconversione professionale, piani di incentivi all’esodo e l’utilizzo di ammortizzatori conservativi.

Infine, Sirti ha illustrato nuovamente alcuni punti del Piano Strategico di Trasformazione in corso, che prevede lo sviluppo di un business diversificato nelle quattro business-unit (Telco Infrastructures, Digital Solutions, Transportation ed Energy), la trasformazione competitiva dell’azienda in linea con le sfide poste dal mercato e l’evoluzione di un portafoglio di offerta sempre più innovativo e digitale.
Il prossimo incontro tra le parti si terrà su richiesta delle Organizzazioni Sindacali presso il Ministero dello Sviluppo Economico e verrà a breve fissato”.