Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, è stato ascoltato oggi pomeriggio dalla Commissione parlamentare nazionale di inchiesta sui rifiuti, a seguito delle diverse denunce che il primo cittadino ha presentato a partire dall’insediamento nel 2012, relativamente al ciclo dei rifiuti in Sicilia.

“La dura requisitoria svolta dai Commissari sul settore dei rifiuti in Sicilia – dichiara il sindaco Orlando – conferma la gravità della situazione su scala regionale, dovuta, come già da me ribadito ad entrambe le Commissioni parlamentari di inchiesta su rifiuti e antimafia, ad un sistema criminogeno fondato su confusione legislativa e gestionale, assenza e, adesso, inadeguatezza di Piano regionale rifiuti, ordinanze presidenziali regionali confuse e inefficaci e, talora, inapplicabili, inesistenza di impiantistica che si accompagna ad abnormi privilegi per discariche private”.

“Il sistema dei rifiuti in Sicilia – continua Orlando – rischia di apparire, come più volte denunciato da me e da Anci Sicilia, la riedizione in campo regionale del sistema palermitano cianciminiano di potere politico, affaristico, mafioso degli anni 80″.

“La Commissione – aggiunge il sindaco – ha preso atto dei grandi passi avanti fatti nella gestione della discarica pubblica di Bellolampo, grazie all’impegno del Comune di Palermo e della Rap e nonostante l’impianto stia attualmente contribuendo ad impedire l’emergenza in altri quaranta comuni, quindi con grande sovraccarico per la struttura e per i lavoratori dell’azienda”.