Rampe di accesso ai monumenti per chi arriva in sedia a rotelle? Alberghi con ascensori abbastanza larghi da consentire l’ingresso ai genitori con un bimbo in passeggino e con i bagni adeguati alle esigenze dei diversamente abili? Ristoranti pronti ad accogliere avventori che devono seguire una dieta iposodica o senza glutine? Ridurre le differenze ancora esistenti tra i viaggiatori, proponendo itinerari turistici che rispettino i criteri di accessibilità e il diritto alla vacanza per tutti, migliorando la fruibilità dei principali attrattori culturali siciliani è l’obiettivo principale del progetto Mobility Unesco Sustainable Tourism (Must), cofinanziato dalla Commissione Europea, che ha monitorato l’offerta turistica locale in relazione ai livelli di accessibilità con interviste specifiche, ma anche con un tour-test effettuato da un piccolo gruppo di turisti con bisogni speciali.

I luoghi protagonisti dell’iniziativa, inseriti nella Heritage List dell’Unesco, sono il Monte Etna, le città tardo-barocche della Val di Noto, la Villa Romana del Casale di Piazza Armerina e le Isole Eolie. E ora si punta a creare itinerari turistici accessibili per valorizzare i luoghi siciliani patrimonio dell’umanità con un nuovo portale.

I risultati del progetto Must e il nuovo portale saranno presentati mercoledì, 30 marzo, alle 10,15 a Palazzo Branciforte, in via Bara all’Olivella 2, a Palermo, durante una conferenza stampa, alla quale parteciperanno il presidente della Fondazione Sicilia e della Commissione nazionale italiana per l’Unesco, Giovanni Puglisi, il direttore della Fondazione Patrimonio Unesco Sicilia, Aurelio Angelini, il coordinatore scientifico del progetto Must, Giovanni Ruggieri, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. Sarà proiettato anche il video con l’esperienza vissuta da Guglielmo Genovese (con ridotta mobilità) e Vittorio Greco (su sedia a ruote) e dai loro accompagnatori in alcuni siti Unesco siciliani.

A seguire, a partire dalle 11,30, si svolgerà una tavola rotonda aperta ai promotori del progetto, alle istituzioni, alle realtà associative e imprenditoriali presenti sul territorio, con uno sguardo anche sul nuovo itinerario Arabo-Normanno riconosciuto dall’Unesco patrimonio dell’umanità.