“La circolare di ieri del Dipartimento del Personale della Regione Siciliana, sul rientro in ufficio dei lavoratori a partire dal 15 ottobre, sembra dimenticare i tanti soggetti fragili che per legge hanno diritto a continuare lo smart working. Una svista incredibile e gravissima, chiediamo al Governo di intervenire subito a tutela della salute di centinaia di persone”. Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Angelo Lo Curto del Siad-Csa-Cisal, in riferimento alla circolare n. 109192 emanata ieri, martedì 12 ottobre.
Dal 15 ottobre tutto il personale in servizio
“La circolare si limita a precisare che tutto il personale tornerà in servizio da venerdì – spiegano Badagliacca e Lo Curto – ma non si fa alcun cenno ai lavoratori fragili per i quali la normativa statale consente la prosecuzione del lavoro agile, anche attraverso diversa mansione. La Regione rispetti la legge e la salute dei dipendenti e si occupi semmai di definire il Pola, il Piano organizzativo del lavoro agile, da cui deriveranno i risparmi promessi allo Stato centrale”.
Il Sadirs boccia la riforma degli uffici regionali
Intanto il Sadirs, il sindacato dei dipendenti regionali, nei giorni scorsi ha espresso parere negativo sulla rimodulazione degli assetti organizzativi dei dipartimenti regionali. “Chiediamo all’assessore Zambuto l’immediata riapertura della stagione contrattuale con risorse per ammodernare la macchina amministrativa”. Il sindacato autonomo si è detto “contrario a una riorganizzazione della macchina amministrativa basato solo sulla riduzione numerica di postazioni dirigenziali, senza alcun progetto complessivo che miri alla semplificazione delle procedure amministrative e alla valorizzazione del personale regionale, con un processo di riqualificazione e riclassificazione del personale stesso, con una riforma dell’ordinamento professionale”.
Il Sadirs attacca Musumeci
Il Sadirs ha inoltre espresso un giudizio negativo “sulla politica di gestione del personale regionale e dell’amministrazione regionale da parte del governo guidato da un presidente sempre più arroccato su posizioni antidemocratiche, visto il perdurare del rifiuto al confronto con le organizzazioni sindacali su tali temi”.
Il Sadirs ricorda di avere rappresentato all’assessore alla Funzione pubblica, Marco Zambuto, “le nostre riserve e le nostre preoccupazioni chiedendo un impegno certo e forte sui temi riguardanti il personale regionale e la riforma dell’amministrazione regionale, chiedendo l’immediata riapertura della stagione contrattuale con risorse utili a definire in un tempo certo e immediato il processo di ammodernamento della macchina amministrativa e la riclassificazione e riqualificazione del personale regionale”.
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