La desolazione dell’anticamera della Commissione Bilancio ma anche delle stanze della Presidenza al piano nobile dell’Ars racconta le tensioni che si vivono in queste ore. Quel salottino, teatro di accesi dibattiti, del nervosismo di deputati in attesa, di incontri fugaci, di voci che si alzano all’improvviso, è deserto.

Forza Italia rimane spaccata

Forza Italia rimane spaccata in due gruppi all’Assemblea regionale siciliana. Il gruppo Fi1, come era stato denominato dopo la seduta d’insediamento e che fa riferimento al governatore Renato Schifani con capogruppo Stefano Pellegrino, cambia denominazione: si chiama “Fi all’Ars”. A comunicarlo in aula è stato il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno. L’altro gruppo Forza Italia fa riferimento al coordinatore regionale Gianfranco Miccichè, che nei giorni scorsi aveva rivendicato nome e simbolo in qualità di rappresentante legale del partito in Sicilia: capogruppo è il deputato Michele Mancuso.

Commissioni convocate per l’elezione dei presidenti

Intanto il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, ha convocato le commissioni parlamentari per l’elezione degli uffici di presidenza. Si comincia con la commissione Affari istituzionali. La seduta d’aula dunque è stata sospesa.

In ciascuna delle sei commissioni legislative la maggioranza si è premurata di piazzare 7 parlamentari tra Fratelli d’Italia, Dc, autonomisti, Lega e Forza Italia 1, quella fedele a Schifani. Micciché, dal canto suo, si prende 5 posti in altrettante commissioni, nelle quali con ogni evidenza il centrodestra punta ad avere i numeri a prescindere da come voteranno i parlamentari fedeli allo stesso Micciché.

Fra i due litiganti il terzo gode

Per gli azzurri in arrivo due presidenze di commissione, una andrebbe all’una e una all’altra parte azzurra. Pare che quella alla Sanità sia diretta alla corrente di Gianfranco Miccichè. Ma lo scontro è per la Presidenza della Commissione Bilancio dove, alla fine, fra i due litiganti azzurri, il terzo (Fratelli d’Italia) gode. E’ Dario Daidone Letterio, deputato proprio di FdI, il presidente della commissione Bilancio dell’Ars. E’ stato deletto oggi pomeriggio dopo un accordo nella maggioranza nato anche per calmierare lo scontro in Forza Italia.

Alla Dc la Commissione Affari Istituzionali

Poco prima Ignazio Abbate, ex sindaco di Modica ed esponente della Dc Nuova era stato nominato presidente della I Commissione Affari Istituzionale aprendo le danze delle designazioni e delle conseguenti elezioni.

Le altre Commissioni

Alla III Commissione Attività Produttive Presidente Gaspare Vitrano esponente di Forza Italia all’Ars quindi del gruppo che fa riferimento al Presidente Schifani; Vice Presidente Giuseppe Catania.

Alla quarta Commissione, Territorio e Ambiente viene eletto Giuseppe Carta dei Popolari e Autonomisti mentre alla V Commissione, Cultura Formazione e Lavoro, viene eletto, nonostante si trovi alla sua prima legislatura, Fabrizio Ferrara di Fratelli d’Italia mentre alla VI Commissione, Salute, Servizi sociali e sanitari la presidenza tocca alla Lega che elegge Pippo Laccoto

La protesta di Sicilia Vera

Continua, intanto, la protesta degli uomini di De Luca. I deputati dei due gruppi che fanno riferimento a Cateno De Luca – Sud chiama Nord e Sicilia Vera – non stanno partecipando alla votazione per l’elezione degli uffici di presidenza delle commissioni parlamentari dell’Ars. Una scelta politica per rimarcare la differenza con la maggioranza ma anche con le altre due opposizioni (Pd e M5s) e il fatto che i due gruppi non sono rappresentati in tutte le commissioni.

Eletti due deputati segretari aggiuntivi

Alla ripresa dei lavori dopo la sospensione l’Ars eleggerà due deputati segretari aggiuntivi. E’ Nicola D’Agostino, deputato del gruppo di Forza Italia, il nome che dovrebbe essere votato in aula, alla ripresa della seduta parlamentare, per il ruolo di deputato-segretario. Anche in questo caso, i deputati dei due gruppi di cateno De Luca annunciando che non parteciperanno al voto. Non è ancora chiaro cosa succederà: per regolamento tutti i gruppi devono essere rappresentati nell’Ufficio di Presidenza. Nella precedente seduta Giuseppe Lombardo aveva rinunciato dopo essere stato eletto segretario, con De Luca che aveva rivendicato la scelta politica.