“Io e l’intera giunta, all’interno della quale discutiamo di tutto, ignoravamo l’adozione di questi provvedimenti che fanno parte, è vero, di una programmazione triennale portata avanti dallo scorso governo, ma che sono sfuggite alla sottoposizione della giunta. Già giovedì scorso tramite una mia nota abbiamo chiesto chiarimenti all’assessore per acquisire il fascicolo e per le valutazioni sugli aspetti di questi fondi utilizzabili per la promozione turistica. Nel rispetto dell’autonomia assessoriale, avrei preferito avere una cognizione preventiva”. È la reazione del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, intervistato da TgCom24, in merito all’affidamento a una società lussemburghese dell’evento “Sicily, Women and Cinema 2023” previsto al prossimo Festival del Cinema di Cannes.

Ora valutazione tecnica

“Attendiamo adesso questi documenti – ha aggiunto Schifani – per una valutazione complessiva di carattere tecnico e politico, per verificare se la Regione con questo contratto stipulato abbia acquisito le proprie tutele nei confronti di eventuali inadempienze da parte di questa società. Società sulla quale faremo anche delle verifiche per conoscerne la consistenza patrimoniale”.

“I siciliani hanno altri problemi che dobbiamo risolvere”

“In tutta sincerità si tratta di un fatto che avrei preferito non fosse successo – dice anora il Governatore -, i siciliani hanno problemi ben più gravi e stringenti rispetto alle polemiche e vogliono essere guidati da un governo che affronti i problemi come ho cercato di fare io in questi primi due mesi, dando non solo sicurezza, ma evitando litigiosità, contrastando il caro biglietti aerei e assicurando un profilo di crescita a una terra in cui l’economia stenta a causa di procedure burocratiche vischiose che sto tentando di velocizzare”.

Cosa riguarda la polemica e l’intervento della Corte dei Conti

Il governo regionale siciliano è al centro di una serie di polemiche per una serie di spese come quelle della manifestazione “Sicily, Women and Cinema” che dovrebbe pubblicizzare la Sicilia, con eventi e una mostra fotografica, al festival cinematografico di Cannes. I primi a volerci vedere chiaro, dopo Schifani che ha chiesto “chiarimenti e documenti relativi agli atti assunti” all’assessore al Turismo Francesco Scarpinato (FdI), sono i magistrati della procura della Corte dei conti della Regione Siciliana, guidata da Pino Zingale, che hanno aperto un fascicolo sulla vicenda.

L’assessore, “Mia relazione a Schifani”

“Parlerò con la stampa, senza sottrarmi ad alcun confronto, solo dopo aver conferito, per garbo istituzionale, con il Presidente della Regione, Renato Schifani, al quale consegnerò, con la massima urgenza, dettagliata relazione“. Queste le parole dell’assessore regionale Scarpinato in relazione alla partecipazione della Sicilia al Festival di Cannes 2023.

La sede di rappresentanza a Roma

Il presidente Schifani è intervenuto anche sulle polemiche relative alla chiusura della storica sede regionale a Roma. “Abbiamo deliberato la dismissione della precedente sede perché l’immobile non era più funzionale, con lo scopo di realizzare un patrimonio finanziario visto che il valore è di circa 5 milioni di euro. Contestualmente abbiamo scelto di ristrutturare, con un costo di 600 mila euro, un immobile di proprietà di una società regionale che era in stato di abbandono da anni e che si trova in una posizione strategica vicino ai ministeri e al Senato. Non sarà più dunque una sede di rappresentanza, ma un ufficio operativo della Regione, in cui chi dalla Sicilia va a Roma potrà appoggiarsi. Abbiamo investito su un immobile della Regione che verrà così rivalutato”.

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