Ha suscitato un certo scalpore la notizia anticipata due giorni fa da BlogSicilia sul presunto spreco di denaro pubblico a Palermo. “Ben 200mila euro buttati” aveva denunciato la consigliera Giulia Argiroffi in II Commissione Urbanistica, per occupare una scuola che il Comune non occupa da 5 anni. Una indennità di occupazione per la “Cavallari“, che doveva sorgere al 1° piano di un edificio sito in via Regina Maria di Sicilia n. 7. Dopo questa denuncia, un gruppo di quattro associazioni – SINALP, CASA MIA, FIMAA PALERMO ed ANIA – adesso chiedono chiarimenti all’Amministrazione Comunale.

“Una banda di incapaci”

A siglare la nota Angelo Virga, Luca Tantino, Cetty Moscatt e Andrea Monteleone che puntano il dito contro il Comune di Palermo: “Apprendiamo da una denuncia di un consigliere comunale che il Comune di Palermo paga un affitto di circa 40mila euro l’anno per dei locali da adibire a scuola ma che di fatto sono rimasti sempre vuoti e mai utilizzati. Se quanto denunciato dovesse corrispondere al vero veramente siamo amministrati, nella migliore delle ipotesi, da una banda di incapaci. Ma come è possibile che il Comune di Palermo non è in grado di gestire al meglio il proprio patrimonio immobiliare e non è in grado di saper razionalizzarne i costi?”

La polemica sulle scuole

“Da sempre come sindacati riceviamo lamentele per una mancata corretta gestione delle aule scolastiche a Palermo con le famiglie dei ragazzi che lamentano l’eccessivo abuso delle cosiddette “classi pollaio”, ed il Comune, ogni qualvolta viene interpellato, dichiara che non si trovano spazi idonei per alleggerire le classi della scuole di Palermo. L’incapacità dell’amministrazione comunale si ripercuote direttamente sui cittadini che si ritrovano con una città in declino e senza alcuna prospettiva di sviluppo e crescita economica”.

“Fare indagini su questo spreco”

“Non riusciamo a capire come mai dopo una denuncia così pesante, così dirompente, nessuna autorità pubblica ritenga opportuno approfondire con un’indagine mirata. Il Consiglio Comunale, nella sua interezza, vuole approfondire, vuole indagare su tale vergognoso spreco di denaro pubblico?

Se veramente corrisponde al vero quanto denunciato, il Segr. Reg. del Sinalp Dr. Andrea Monteleone assieme ai colleghi Cetty Moscatt per l’associazione proprietari CASA MIA, Luca Tantino per il Sindacato inquilini ANIA ed Angelo Virga per i Mediatori immobiliari FIMAA Palermo invitano tutti i cittadini palermitani a richiedere la restituzione di tutte le imposte locali, con i relativi aumenti, pagate poiché si avrà la conferma che i nostri soldi vengono sprecati in maniera oscena da chi ci amministra. Chiaramente a meno che non ci venga data una spiegazione plausibile e logica del perché il Comune paga un affitto, e ci auguriamo che sia soltanto un affitto, a vuoto senza curarsi dell’evidentissimo spreco di denaro pubblico”.

Caos Ponte Corleone

“Contemporaneamente – prosegue la nota – apprendiamo che mancano i soldi per completare le indagini strutturali sul “Ponte Corleone” e così facendo si continua a violentare il Cittadino palermitano costringendolo a rimanere seduto in auto per ore ed ore, inquinando l’ambiente “alla faccia di Greta Tumberg” e di tutti i sui buoni propositi. Ma oltre alla violenza perpetrata verso i cittadini esplode in tutta la sua virulenza la noncuranza con la quale il Comune di Palermo sta gestendo il problema “Ponte Corleone” che ha di fatto diviso in due la Città di Palermo”.

Città perde abitanti

“Infine apprendiamo dai dati ufficiali forniti dal Repertorio Statistico del Comune di Palermo appena pubblicato, che la città da 2011 al 2021 ha perso circa 20mila abitanti e di questi ben il cinquanta percento quindi 10mila si sono persi negli ultimi due anni e mezzo. Analizzando questi dati catastrofici, anche perché il trend è ancora peggio, siamo in presenza dello spopolamento di una città, ma anche di una Regione, se compariamo i dati cittadini con quelli ragionali forniti dall’ISTAT.

Ci chiediamo cosa muove, cosa fa agire i nostri amministratori con azioni così maldestre, per non dire altro, che ne evidenziano sostanzialmente l’incapacità amministrativa e gestionale. Dove sono tutte quelle “politiche del sociale”, quelle politiche a tutela della famiglia, quelle politiche per la casa in grado di aiutare quei nuclei familiari che non riescono ad inserirsi nel mondo delle locazioni pompate e divulgate da certa stampa amica all’attuale Giunta comunale che grazie a queste azioni secondo alcuni vivremmo in una città bel oltre a misura d’uomo ed in grado di saper accogliere ed integrare chiunque.

Cosa ha fatto la sbandierata e strombazzata AGENZIA SOCIALE PER LA CASA che doveva gestire milioni di euro ed aiutare le innumerevoli famiglie indigenti e senza casa purtroppo presenti a Palermo? Quando nacque questa agenzia, come sindacato inquilini ANIA e Ass. Proprietari CASA MIA avevamo espresso parecchi dubbi sulla metodologia messa in campo ed avevamo suggerito anche delle migliorie organizzative e tecniche. L’idea in se è corretta, ma le dinamiche che ne hanno gestito la sua nascita, e la consegna della sua operatività ad enti che sicuramente nei loro settori saranno delle eccellenze, ma che probabilmente sconoscono o conoscono molto poco la realtà abitativa palermitana non è stata la migliore scelta operabile”.

L’appello al prossimo sindaco

“Per l’ennesima volta chiediamo che chiunque vorrà proporsi come primo cittadino, dia prova e ci convinca che è in grado di adottare una strategia vincente per la rinascita di questa Città. Tutto parte dal Sociale che va gestito con criteri diversi rispetto a quelli attualmente adottati e che si abbia il coraggio di affrontare il problema viabilità ed abitativo negli ormai famosi “primi cento giorni” con autorevolezza e con la capacità di saper battere i pugni sul tavolo con le istituzioni competenti”, concludono le parti sociali.

 

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