Saranno stabilizzati i quasi 2500 ex Pip. Dopo anni di battaglie, rinnovi, e leggi regionali impugnate  davanti la Corte Costituzionale, passa indenne dal controllo del Consiglio dei ministri l’ultima manovra del governo Musumeci.

La norme per la stabilizzazione dei Pip

Fra gli articoli che il Consiglio dei ministri ha scelto di non impugnate c’è anche il percorso di legge per la stabilizzazione dell’ultimo gruppo di precari storici della Pubblica amministrazione: gli ex Pip. Per loro arriva una legge, un percorso certo e anche le risorse per il passaggio ad un lavoro stabile.  Erano stati almeno tre i tentativi precedenti di varare una norma sempre ‘cassata’ dal governo nazionale. Adesso la legge permette di trasferire i precari storici di Palermo, ma non soltanto, nelle partecipate della Regione così come già stabilito per altre categorie di precari.

Via libera alla manovra da quasi un miliardo

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta di ieri, ha deciso di non impugnare alcun  articolo dell’ultima manovra del governo Musumeci che conteneva anche tanti altri importanti provvedimenti. Passa dal controllo romano anche la manovra da oltre 900 milioni di euro che a metà agosto il governo Musumeci aveva portato all’Ars per dare risistemare i conti della regione nel 2022 e nel triennio dando copertura a tutte le spese ‘sospese’, ovvero quelle priva di copertura e accantonate con la finanziaria approvata a maggio.

Grande sollievo

Per il sindacato si tratta di una grande soddisfazione, di una notizia che da grande sollievo “Avevamo sempre sostenuto che questa era la volta buona” dice Mimma Calabrò, Segretario generale Fist Cisl Sicilia, che negli anni ha seguito da sempre la battaglia dei precari da segretario della Fisascat, ruolo ricoperto fino a poco tempo fa.

“Si tratta di un atto di giustizia sociale – continua Calabrò – che da finalmente il giusto riconoscimento a padri di famiglia che da oltre 20 anni aspettavano questo momento”.

Cosa prevede la norma

La norma approvata dall’ars ad agosto e che adesso ha ricevuto il libera romano prevede di trasferire i circa 2.500 Ex Pip nell’albo che comprende i lavoratori delle società partecipate ormai chiuse dalle quali le partecipate ancora attive dovranno attingere.

“Adesso è necessario procedere spediti con l’applicazione della norma firmata dall’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao che prevede di trasferire i Pip nell’elenco che oggi contiene i nomi dei lavoratori delle società partecipate ormai chiuse”,

Soddisfazione dopo anni di battaglie

“Non possiamo che esprimere tutta la nostra soddisfazione per la positiva risoluzione di una vertenza complicatissima che ha avuto inizio nell’agosto del 2000 e che vede una soluzione definitiva dopo anni di sacrifici e proteste in piazza per una giusta causa”.

“22 anni di vera e propria storia della nostra regione impossibili da riassumere in poche parole – continua la sindacalista – Una vertenza complicata contraddistinta da pochi diritti, conquistati nel tempo, e molti doveri. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare un percorso così lungo e tortuoso. Anni complicati di continue battaglie durante le quali, tutte quelle volte che si era sul punto di raggiungere l’obiettivo, all’improvviso accadeva qualcosa che sembrava vanificare tutto il lavoro fino a quel punto svolto. Da oggi, dunque, con il via libera definitivo alla norma da parte dell’Ars, i lavoratori Ex Pip possono finalmente tirare un sospiro di sollievo”.

 

 

 

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