Stop alla costruzione del mega Centro direzionale della Regione siciliana. Il progetto da quasi 450 milioni di euro che avrebbe dovuto accorpare tutti gli uffici della regione in un’unica grande struttura che doveva sorgere in via Ugo La Malfa a Palermo, resta, per il momento, una pagina del libro dei sogni. Sarà necessario trovare un’altra sede per la mega struttura che avrebbe dovuto ospitare, almeno secondo i piani del governo Musumeci, tutti gli assessorati ed altri grandi uffici.

Cosa è accaduto

Il progetto è finito in soffitta. Dopo a febbraio all’Ars era stato cancellato il finanziamento da 20 milioni che doveva servire ad acquistare l’area in cui doveva essere realizzata la struttura, adesso la giunta regionale ha deliberato lo stop al percorso di realizzazione avviando una interlocuzione con il Comune di Palermo per trovare un’altra area. Quella individuata presentava una serie di criticità logistiche a prescindere dal voto dell’Ars

Stop al progetto, i fondi dirottati alle residenze universitarie

Dunque il progetto si ferma tra le polemiche. In pratica, l’emendamento proposto da Caronia, toglie i 20 milioni stanziati un anno fa e li dirotta verso l’acquisto o la ristrutturazione di nuovi immobili destinati a residenze per universitari.
“Proviamo così a risolvere una emergenza che vede giovani studenti fuori sede senza alloggio o costretti a vivere negli attuali alloggi, che sono in precarie condizioni”: questo il commento di Marianna Caronia da sempre contraria alla realizzazione del Centro.

La posizione dell’assessore regionale Aricò

Di parere opposto era apparso in quei giorni l’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò. Prima del voto aveva caldeggiato un approfondimento sul progetto, coinvolgendo il Comune di Palermo, con particolare riferimento all’impatto dell’opera sui flussi della viabilità cittadina.

Ora che lo stop al progetto è realtà, l’assessore appare ‘rassegnato’. “Non posso che prendere atto – dice – della volontà dell’aula. Con l’articolo approvato il governo non è più autorizzato ad acquistare l’area di via La Malfa. È chiaro che il progetto dovrà ripartire, a questo punto, dalla ricerca di un nuovo terreno dove sia possibile prevedere la realizzazione del centro direzionale. Servirà, quindi, un confronto con il Comune per trovare una sede adatta”.

Un impedimento che adesso la giunta Schifani tenterà dio trasformare in opportunità

Il ‘vecchio’ progetto

Dovendo trovare un’altra sede, si dovrà procedere con un altro progetto. Peccato, però, che il vecchio progetto sia costato quasi due milioni di euro che dovranno essere pagati in questi giorni. Progetto che dovrà, in seguito, essere rifatto o quantomeno adeguato quando sarà individuata l’area. La gara di progettazione era costata esattamente un milione e 933mila euro, ma era strettamente legata all’area che però adesso non potrà essere acquistata.

Se i 20 milioni sono stati dirottati, però, questo non ferma l’idea nel suo complesso. Il budget totale, per poi realizzare il centro direzionale, è di 425 milioni. Soldi dei quali la Regione dispone ancora.