Ero stato riattivato a fine luglio ma, a poche settimane di distanza, le attività del forno crematorio di Palermo sono costrette ad un nuovo stop forzato. In un avviso pubblicato sul sito dei Servizi Cimiteriali il 23 agosto, gli uffici competenti del Comune hanno comunicato il blocco delle operazioni funebri a causa di un guasto tecnico all’impianto idraulico del cimitero di Santa Maria dei Rotoli. Un disservizio che non riguarda quindi l’impianto crematorio in sè, fresco di riattivazione, ma il sistema generale che serve tutto il camposanto di Vergine Maria. Struttura sulla quale le maestranze dell’Amministrazione stanno già intervenendo e che, nelle prossime ore, verrà rimessa in funzione.

La causa: manutenzione al sistema idraulico del camposanto

Un intervento che, secondo quanto riferiscono gli uffici, era già in programma da alcuni giorni e che sta interessando complessivamente l’intero impianto del camposanto. Ciò al fine di riparare una perdita d’acqua riscontrata nei giorni scorsi. Nulla che coinvolga direttamente il forno crematorio quindi e che invece funziona regolarmente. Lo stop alle operazioni è stato chiaramente imposto a causa della mancanza d’acqua nell’intero camposanto, che ha reso di fatto impossibile le cremazioni. Gli interventi di manutenzione si dovrebbero concludere nelle prossime ore, per rendere poi nuovamente operativo l’impianto di Vergine Maria. Una struttura che, in seguito alla conclusione dei lavori di revamping, è stata restituita alla città dopo oltre tre anni di chiusura. Era infatti il 17 marzo 2020 quano la struttura operò per l’ultima volta, prima della sua seconda vita iniziata qualche settimana fà.

Il bando per il nuovo forno crematorio

In contemporanea, l’Amministrazione ha inoltre avviato il bando per la presentazione delle manifestazioni d’interesse per il progetto del nuovo forno crematorio. Struttura che, nelle previsioni progettuali, dovrebbe sorgere accanto a quella esistente. A realizzare il progetto sono stati la società di Ingegneria Studio TI S.r.L. di Rimini e l’azienda Cooprogetti, con sede legale a Gubbio. A supervisionare la progettazione esecutiva anche il Rup del Comune di Palermo Michelangelo Calderone. L’ultima relazione tecnica sull’opera risale allo scorso 30 maggio. Documento nel quale si afferma che il nuovo impianto sarà realizzato, come sopra ricordato, accanto a quello esistente presso il cimitero dei Rotoli, in un’area al momento destinata al parcheggio ed attorniata da alcune aiuole. I due plessi saranno collegati da un corridoio rialzato e da una strada d’accesso comune. L’esigenza di un nuovo impianto nasce dal fatto che, come ricordato nella relazione, il vecchio forno crematorio risale ad un “progetto di almeno 20 ani addietro e trasformato solo nella parte impiantistica pochi anni fa”. Struttura che, i tecnici, definiscono carente sotto l’aspetto impiantistico ed architettonico.

Cosa vi sarà all’interno della struttura

La nuova struttura sarà realizzata in un’area da 300 metri quadri e prevederà al suo interno, “oltre al grande vano tecnico al piano terra ospitante la linea di cremazione (con la predisposizione della seconda), una sala del commiato al piano primo. Questi spazi saranno affiancati da appositi servizi e spogliatoi per gli operatori oltre ai servizi per gli utenti, vani accessori necessari al corretto funzionamento dell’attività, il tutto progettato in modo da consentire l’accesso anche a persone diversamente abili. Ci si pone l’obiettivo di integrare il più possibile gli elementi volumetrici con la parte esistente del cimitero”.

Obiettivo: far fronte alla maggiore richiesta di cremazioni

L’obiettivo appare chiaro, ovvero far fronte “alla crescente domanda di cremazioni e alla mancanza di aree per la realizzazione di nuove sepolture e campi d’inumazione, che ne rendono necessario il potenziamento numerico, l’ottimizzazione dei tempi di cremazione, nell’ottica di un contenimento del consumo energetico e delle immissioni nell’atmosfera”. Un impianto a basso impatto ambientale, così come previsto dalle recenti normative di settore, che si integrerà a livello architettonico anche con il territorio circostante. Il progetto infatti “prevede l’utilizzo delle più recenti tecnologie, in grado di contenere i consumi e le emissioni in atmosfera adempiendo al rigoroso rispetto delle normative di riferimento. Il nuovo edificio nasce per garantire una linea di cremazione con totale assenza di odori e lamassima silenziosità durante il funzionamento. Il progetto prevede quindi la realizzazione di un impianto di cremazione destinato a soddisfare larichiesta e che risponda alle priorità sopra riportate”.