“Esprimiamo tutto il nostro profondo rammarico per la esclusione dell’emendamento che avrebbe dovuto estendere i benefici della Legge Madia a quelle figure della Sanità regionale precedentemente escluse. Si tratta di un’occasione mancata per medici, sanitari, personale tecnico-professionale e amministrativo che, per un cavillo tecnico (una discutibile interpretazione della norma di Legge che aveva escluso il personale con anzianità di servizio e requisiti per la stabilizzazione maturati presso strutture come Ospedali Privati e IRCCS di diritto privato) non erano rientrati nella tranche dello scorso anno”.
Ad affermarlo è il segretario regionale dell’Anaao Assomed Sicilia, Toni Palermo, alla notizia dell’approvazione, ieri, del collegato alla legge Finanziaria della Regione Siciliana, senza l’emendamento tanto atteso che avrebbe dovuto dare una boccata di ossigeno alla Sanità pubblica e una garanzia per i numerosi precari che attendono da tempo il giusto riconoscimento al proprio rischioso lavoro.
La norma è stata ritirata e restituita nuovamente alla VI Commissione Sanità dalla sua presidente Margherita La Rocca Ruvolo.
“Auspichiamo che la Commissione esiti nuovamente, con successo, l’importante provvedimento e che questo possa ritornare presto in Aula per il suo definitivo licenziamento – conclude Palermo -. I precari della Sanità chiedono solo l’applicazione di un diritto riconosciuto già dalla legge Madia e adottato in altre regioni anche per quel personale che invece in Sicilia, ieri, ha subito l’ennesima beffa dalla politica nonostante i ripetuti appelli che avevamo rivolto ai deputati”.
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