Con 32 voti a favore l’aula ha approvato il ddl “collegato bis” che accorpa tutte le proposte inizialmente previste in tre diversi collegati ma con l’esclusione di quasi tutte le norme di spesa ad eccezione di quella che riguarda i precari.

La prossima seduta si terrà martedì alle 16 con all’ordine del giorno il dibattito sulla finanza pubblica, inizialmente previsto per domani. in quella occasione si affronterà il tema della condizione de conti della Regione probabilmente a ridosso dell’udienza di parifica da parte della Corte dei Conti la cui convocazione è attesa in questi giorni.

Intanto il, Presidente della commissione bilancio e programmazione all’Ars, Riccardo Savona, a margine della seduta di oggi in commissione sul riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio in base alla cosiddetta armonizzazione contabile, valuta positivamente la seduta che ha visto un confronto tra maggioranza e opposizione, fermo restando che non si può disconoscere le difficoltà economiche che si sono abbattute in questa legislatura.

“Dobbiamo constatare avendo iniziato l’istruttoria alle problematiche in essere che con l’armonizzazione contabile abbiamo un quadro della situazione economico e finanziaria dei conti regionali più chiara. Purtroppo abbiamo ereditato dal passato una serie di debiti a seguito anche di sentenze passate in giudicato che hanno fatto emergere una serie di criticità che devono essere affrontate con la massima serietà e con un percorso che sia ampio e senza fini demagogici e soprattutto nell’interesse dei siciliani.

Abbiamo discusso in commissione di un debito fuori bilancio di circa 22 milioni di euro con sentenza tra la Regione e l’ESA sulla vendita di immobili risalenti agli 90’ per una vicenda abbastanza complessa che ancora è un acconto di una situazione di proporzioni più ingenti.

Abbiamo inoltre dibattuto un altro debito fuori bilancio di categoria E con l’Inps che riguarda i lavoratori ex Lsu, Pip e altre categorie per il triennio 1996/1999 che è stato rimodulato ed è sceso a oggi a circa 82 milioni”.

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