In massa a protestare per ottenere strade che possano essere chiamate tali. Ieri a Corleone si è tenuto il presidio del comitato spontaneo “Vogliamo la strada Corleone/Partinico”. In piazza Garibaldi sono arrivati in centinaia per sposare la questione proposta dal comitato. In mezzo a tanti sostenitori anche i sindaci del comprensorio Corleonese.
Al sit-in hanno partecipato numerosi esponenti del comitato sorto sui social per chiedere attenzioni alle Istituzioni regionali nei confronti della situazione in cui versano le strade provinciali che collegano i piccoli centri dell’entroterra palermitano. A Corleone sono arrivati anche cittadini e rappresentanti del mondo produttivo locale. Con la fascia tricolore al petto anche i sindaci di Corleone, Roccamena, Chiusa Sclafani e Prizzi. In particolare, nel corso della manifestazione di ieri, l’obbiettivo era accendere i riflettori sulle pessime condizioni della Strade provinciali 2 e 4 che collegano Corleone con Partinico.
Per queste due importanti arterie stradali i progetti esecutivi per gli interventi necessari sono già pronti. La Sp2 è la prima su cui si interverrà. In base ad un cronoprogramma già stabilito, i lavori dovrebbero partire tra marzo e aprile. Più complessa invece la situazione della Sp4. Da qui la mobilitazione del Comitato. Nelle scorse settimane ha organizzato due incontri aperti al pubblico, oggi il sit-in davanti al Comune.
“La scorsa settimana – ha detto il sindaco di Corleone, Nicolò Nicolosi – ho scritto al dirigente regionale del Dipartimento tecnico della Regione, Salvatore Lizzio, al commissario per il Dissesto idrogeologico, Maurizio Croce, e al dirigente per la Viabilità, mobilità e trasporti della Città metropolitana di Palermo, Salvatore Pampalone. Ho chiesto di concordare un percorso per il quale ad occuparsi della progettazione e della realizzazione di tali opere possa essere il Dipartimento tecnico dell’assessorato Infrastrutture della Regione. L’onere economico dovrebbe essere a carico dell’ufficio per il dissesto idrogeologico”.
Sulla Sp4 si dovrà intervenire sui dissesti idrogeologici al momento in atto lungo parte della strada. Ufficialmente la strada è chiusa al traffico veicolare, ma viene comunque attraversata da coloro che hanno necessità di raggiungere ad esempio l’ospedale di Partinico, l’aeroporto “Falcone e Borsellino”, l’autostrada Palermo-Mazara del Vallo e lo scorrimento veloce Palermo-Sciacca. “La Sp4 ha una valenza strategica per tutto il territorio – afferma ancora Nicolosi -. L’intervento è quindi indispensabile”.
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