Moncef Naili, 55 anni, cuoco di origini tunisine, è stato condannato a 30 anni in abbreviato per l’omicidio della moglie, Elvira Bruno, assassinata l’anno scorso a Palermo.

Fu lui a chiamare il 113 dopo il delitto, confessando di aver ammazzato la donna durante una lite.

Settimane prima dell’omicidio la vittima aveva comunicato al marito l’intenzione di separarsi. La sera dell’aggressione la donna era tornata a casa dal lavoro, Naili aveva tentato una riconciliazione ma davanti al rifiuto aveva reagito aggredendo la moglie e strozzandola.