Il primo passo è stato fatto. Lo scorso anno Confesercenti Palermo ha rappresentato all’amministrazione Lagalla e ai consiglieri comunali la difficoltà per gli albergatori di non poter avere zone dedicate per il carico e scarico passeggeri e bagagli. Una misura di cui tanti Comuni Italiani si sono da tempo dotati al fine di supportare la vocazione turistica dei propri territori.
Mineo: “Coinvolgere le associazioni nella definizione dei criteri per la concessione delle aree”
“Finalmente con l’approvazione di un emendamento integrativo alla proposta di deliberazione del Consiglio PROCON/438, questo diritto viene riconosciuto. L’auspicio – dichiara Marco Mineo, Presidente Assohotel Palermo – è che le associazioni datoriali vengano coinvolte nella definizione dei criteri con cui le aree dovranno essere concesse. Intanto grazie a chi ha sostenuto le nostre istanze e le ragioni delle imprese”.
La proposta a settembre, l’emendamento votato venerdì
La proposta è del 19 settembre dello scorso anno, l’emendamento è stato invece votato venerdì scorso.
L’appello di AssoHotel contro il caro bollette
Quelli attuali non sono certo tempi facili per gli albergatori e in generale per chi gestisce strutture ricettive.
A ottobre AssoHotel Palermo aveva lanciato un appello per arginare il caro bollette.
“La politica locale può fare e deve fare. Si crei un fondo a sostegno delle imprese energivore o si spalmi nel corso del prossimo anno il pagamento della Tassa di soggiorno prevista per il 15 ottobre”. A chiederlo al sindaco di Palermo e ai sindaci della provincia era stato ancora Marco Mineo, presidente di Assohotel Confesercenti Palermo.
Bollette dell’energia elettrica di 40mila euro
“Negli ultimi mesi confrontandomi con gli associati non si parla d’altro: con questi costi, resistere e rimanere sul mercato diventa impossibile. Ieri un albergatore mi ha mostrato la bolletta della luce relativa al mese di luglio: nel 2021 era di 10 mila euro ora è lievitata a 40 mila” aveva aggiunto.
Somme spropositate a cui si aggiungono le imposte locali. “Non è vero che le Amministrazioni locali non possono fare nulla. Tributi come la Tari hanno un peso importante per le aziende ed il 15 ottobre c’è anche la scadenza per il versamento della Tassa di Soggiorno relativa, tra l’altro, al trimestre più “caldo” in tutti i sensi.
I Comuni – aveva proseguito Mineo – possono fare finta di niente o provare a rendere la vita più facile alle imprese. Sarebbe un bel gesto rimuovere il trimestre della Tassa di soggiorno oppure spalmarlo nel corso del prossimo anno (sperando che le cose possano regolarizzarsi), oppure creare con quelle somme un fondo da cui le imprese energivore che hanno ricevuto bollette della luce o del gas stratosferiche, possano attingere per alleviare una situazione di guerra che perdura ormai da tre anni tra pandemia e crisi energetica”.
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