Secondo la pubblica accusa è uno dei responsabili del grave ferimento dello studente palermitano Mauro Glorioso, lo studente palermitano colpito il 21 gennaio del 2023 da una bici elettrica lanciata dalla balaustra del lungo fiume dei Maruzzi del Po a Torino e rimasto tetraplegico dopo aver riportato lesioni gravissime.

Il pm Livia Locchi ha così chiesto 14 anni di carcere per uno dei giovani imputati del processo che si sta celebrando con il rito abbreviato.

Accusa di tentato omicidio

L’imputato in questione, diciannovenne, è chiamato a rispondere di tentato omicidio. La pm ha affermato che non gli devono essere riconosciute le attenuanti generiche. La bicicletta venne volontariamente fatta cadere verso un gruppo di persone in attesa di entrare in un locale.

Tre minorenni condannati in primo grado

Per questa vicenda sono già stati condannati in primo grado tre minorenni a pene variabili dai nove anni e nove mesi e sei anni e otto mesi. Una ragazza, maggiorenne, sarà processata a dicembre con il rito ordinario.

Dall’incidente Mauro Glorioso è costretto a muoversi su una sedia a rotelle.

I cinque vennero fermati nel febbraio del 2023

La svolta nell’indagine sulla bici elettrica che ha colpito uno studente palermitano a Torino avvenne nel febbraio del 2023. Cinque giovani, due di 18 anni e tre minori tra i 15 e i 17 anni, vennero  fermati dai carabinieri di Torino. L’accusa è di tentato omicidio. I 5 avrebbero lanciato la bici che ha ferito gravemente il 23enne Mauro Glorioso. La due ruote venne lanciata oltre la balaustra di piazza Vittorio Veneto, sulla passeggiata dei Murazzi, nel capoluogo piemontese.

Tra i cinque fermati, quattro hanno precedenti. La bici elettrica colpì lo studente palermitano che è rimasto in prognosi riservata fino al 3 febbraio del 2023.

Il provvedimento, emesso dalla Procura di Torino, eseguito dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Torino. L’indagine si è sviluppata attraverso l’analisi delle numerose testimonianze raccolte sul posto e nei giorni successivi. Inoltre ci si è avvalsi della visione dei sistemi di videosorveglianza cittadini e privati, oltre 120 telecamere e decine di ore di registrazioni. Una ricostruzione che ha permesso di raccogliere gravi indizi di responsabilità a carico dei cinque indagati.

La ricostruzione dei carabinieri

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i giovani, giunti presso il lungo Po Cadorna, prima si sono affacciati dalla balconata. Poi avrebbero preso la bici lanciandola di sotto senza un apparente motivo. Si sarebbero successivamente dileguati dal centro città utilizzando un autobus pubblico con il quale avrebbero raggiunto il quartiere di provenienza. Nello sviluppo delle indagini molto prezioso è stato il contributo fornito da alcuni giovani testimoni.

L’episodio si verificò lo scorso 21 gennaio. Mauro Glorioso si sveglio dopo oltre due settimane.

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