Il giornalista molisano Paolo De Chiara, autore del volume “Il coraggio di No. Lea Garofalo la donna che sfidò la ‘ndrangheta” (2012) ha incontrato gli alunni dell’Ics Carini Calderone Torretta e dell’Ics Salomone Marino di Borgetto.
Ai ragazzi ha raccontato la triste vicenda di Lea, la donna coraggio che si è ribellata alla ‘ndrangheta e ha tagliato i ponti con la criminalità organizzata. Ha pagato col sangue la sua ribellione alla cultura mafiosa, che non perdona il “tradimento” soprattutto di una donna.
A 35 anni è stata rapita a Milano e barbaramente uccisa per ordine del suo ex compagno, dopo un precedente fallito tentativo di sequestro a Campobasso, in Molise. “ Lea Garofalo- riferisce De Chiara- è stata ammazzata dalla criminalità calabrese ma anche abbandonata dallo Stato. Uno Stato irresponsabile che non ha mai ritenuto credibile in vita questa donna, che non ha mai chiesto scusa per il suo comportamento. Le persone vanno tutelate quando sono vive non celebrate quando sono morte. L’esempio di Lea Garofalo- prosegue l’autore- ci insegna una cosa fondamentale: è possibile combattere le schifose mafie. Lea da sola è riuscita a mandare in galera un intero clan di ‘ndrangheta, tutti insieme possiamo annientarli”.
Nel corso dell’incontro i giovani studenti hanno posto innumerevoli domande all’autore, partecipando in maniera attiva al dibattito e proiettando un cortometraggio per denunciare il fenomeno del bullismo e del consumo di droga tra adolescenti. A realizzare il video un ex studentessa con la partecipazione con gli studenti dell’Ics Salomone Marina di Borgetto.
Il giornalista De Chiara è autore anche di due libri; “Il veleno del Molise, trent’anni di omertà sui rifiuti tossici” (2013, premio giornalistico nazionale Ilaria Rambaldi 2014), “Testimoni di giustizia. Uomini e donne che hanno sfidate le mafie (2014).
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