Stanziati 391 mila euro per gli studenti ucraini arrivati in Sicilia. La somma è stata destinata dall’assessorato regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale alle 136 istituzioni scolastiche dell’Isola che hanno presentato istanza di richiesta di contributo per i 391 esuli ucraini accolti nelle ultime settimane. La cifra sarà ripartita con contributi di mille euro per ogni allievo e impegnata per la messa in campo di servizi professionali specialistici e di supporto all’inserimento scolastico come il sostegno psicologico, la mediazione linguistica, l’acquisto o la predisposizione di materiale ludico-didattico bilingue.
Solidarietà e vicinanza
“Con lo stanziamento di questo contribuito – afferma Alessandro Aricò, assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale – il governo Musumeci, tramite il dipartimento Istruzione, ha voluto dimostrare concretamente solidarietà e vicinanza al popolo ucraino in questa drammatica emergenza umanitaria. È importante scegliere da che parte stare: noi siamo a fianco dell’Ucraina e di tutti quegli studenti che sono stati costretti a fuggire dalla loro terra”.
Circolare con criteri del ministero
La circolare è stata emanata in base a quanto previsto dal ministero dell’Interno per la concessione di un contributo alle scuole coinvolte nell’accoglienza e presa in carico della popolazione scolastica esule ucraina. Sul sito del dipartimento Istruzione sono stati pubblicati i decreti di impegno e liquidazione delle somme con relativi mandati di pagamento.
Le borse di studio dell’università
Non è la prima volta che il mondo della scuola siciliana si mostra solidale. Nei mesi scorsi l’università degli studi di Palermo ha emanato un bando per trenta borse di studio a favore di studenti provenienti dall’Ucraina immatricolati o iscritti per l’anno accademico 2021/2022. Con l’erogazione di queste borse di studio, a cui si affiancano altre iniziative di sostegno per la popolazione ucraina, l’ateneo palermitano che fa parte di RUniPace, la Rete delle Università italiane per la Pace promossa dalla Conferenza dei Rettori, ha inteso fare la sua parte in questo drammatico momento. “Ribadiamo con fermezza – aveva detto il rettore Massimo Midiri – l’importanza della pace e la condanna di ogni atto di violenza e di prevaricazione dei diritti umani”.
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