L’Università degli Studi di Palermo ha emanato un bando per trenta borse di studio a favore di studenti provenienti dall’Ucraina immatricolati o iscritti per l’anno accademico 2021/2022.
Midiri “Studenti ucraini troveranno ad UniPa cultura di libertà”
“In questa fase storica il bisogno di pace e di solidarietà è assoluto – commenta il rettore Massimo Midiri – con l’erogazione di queste borse di studio, a cui si affiancano altre iniziative di sostegno per la popolazione ucraina, il nostro Ateneo, che fa parte di RUniPace, la Rete delle Università italiane per la Pace promossa dalla Conferenza dei Rettori, intende fare la sua parte in questo drammatico momento. Le studentesse e gli studenti ucraini troveranno ad UniPa una cultura della libertà, della vita e dell’accoglienza, uno dei nostri tratti peculiari. Ribadiamo con fermezza l’importanza della pace e la condanna di ogni atto di violenza e di prevaricazione dei diritti umani”.
La domanda di partecipazione deve essere inviata entro le 12 del 30 aprile.
In Italia attesi fino a 25mila studenti ucraini
“La risposta del mondo dell’istruzione all’emergenza posta dalla guerra in Ucraina è stata ampia. Degli 8.455 studenti ucraini in Italia, 7.500 frequentano scuole stati e 900 quelle paritarie e stiamo operando sulla capacità di attivare i centri provinciali per l’istruzione degli adulti al fine di accelerare la formazione in lingua italiana di molti adulti ucraini giunti in Italia. Tutte le nostre strutture si sono attivate, anche quelle in ospedale”. Così, a fine marzo, Patrizio Bianchi, ministro dell’Istruzione, nel corso dell’audizione in Commissione Cultura sull’organizzazione dell’accoglienza scolastica degli studenti ucraini esuli.
“La Commissione Europea fin dal primo momento ha permesso di riformulare i fondi europei e ha messo a disposizione risorse significative sul Care (Azione Comune per i Rifugiati Europei) destinando all’Italia 49,6milioni secondo una ripartizione geografica per cui 33,4 milioni per le regioni a minor sviluppo; 3,3milioni per le regioni in transizione e 12,6 milioni per le regioni a più alto sviluppo. Oggi abbiamo in Italia circa 25mila minori su circa 70 mila rifugiati. Ci attendiamo che gli 8.455 studenti ucraini attualmente in Italia possano aumentare e che facciano richiesta di partecipazione altri ragazzi fino almeno a 25mila – precisa Bianchi –. Per ora stiamo tenendo con le risorse che abbiamo ma nel momento in cui arrivassero altri ragazzi sarebbe necessario disporre di altre risorse. Abbiamo potuto portare fino al 15 giugno, tranne per i ragazzi dell’infanzia che arrivano al 30 giugno, il personale covid che avrebbe dovuto concludere alla fine dell’emergenza”.
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