“Ci sono migliaia di posti di lavoro in ballo, insieme al destino di altre migliaia di aziende oneste che, nell’ultimo anno, hanno contribuito in maniera determinante a risollevare il Pil siciliano e a spingere l’Isola fuori dalla crisi causata dalla pandemia. La Lega sta lavorando in queste ore perché il governo riveda al più presto i limiti della cessione del credito che sta di nuovo congelando il settore edilizio in tutto il Paese”. Lo dichiara in una nota Annalisa Tardino, europarlamentare siciliana della Lega, componente della Commissione ambiente, sulle norme sui bonus contenute nel “Dl Sostegni-ter”.

“Bloccare le frodi senza danneggiare famiglie e imprese”

“Occorre trovare una volta per tutte delle misure capaci di bloccare le frodi, consentendo alle aziende con le carte in regola di poter lavorare serenamente. Non si possono lasciare in sospeso famiglie, condomini, amministratori e migliaia di lavoratori che in questo momento sono tornati a casa, senza certezze per il futuro”, aggiunge Tardino.

Superbonus 110%, percorso a ostacoli e continui ‘stop and go’

“Il Superbonus 110%, come denunciato dalle associazioni di categoria, in 20 mesi ha subito 9 interventi di modifica, la media di uno ogni 68 giorni: invece di essere un’agevolazione è diventato un percorso a ostacoli, un continuo ‘stop and go‘ che disorienta le aziende.

Allontanando, oltretutto, di fatto, il raggiungimento degli obiettivi in materia di risparmio energetico e efficientamento dei consumi previsti dall’Europa. Non si può continuare così, raccogliamo il grido di aiuto di chi rappresenta il comparto edile, che chiede di superare con urgenza le forti restrizioni per i bonus edilizi”.

Ritardi

Il Superbonus 100% introdotto dal “Decreto rilancio” rischia ora di essere una fregatura per le imprese edilizie che hanno anticipato interventi di efficientamento energetico per privati e condomini. Dallo scorso novembre, infatti, i rimborsi ottenibili dalle imprese entro 40 giorni dalla presentazione della documentazione, sono stati bloccati dallo Stato per alcuni casi di truffe scoperte nel Paese. Casi in cui imprese dichiaravano interventi edilizi inesistenti per ottenere i bonus statali.

Da qui il ritardo nelle procedure per le imprese oneste che invece anticipavano liquidità per effettuare i lavori edilizi. A farne le spese quindi le imprese artigiane comportatesi correttamente. Gli anticipi economici costringono ora molte imprese a fermarsi.

 

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