Il programma religioso (10-15 luglio 2023), il programma dei Festeggiamenti in occasione del 399° Festino in onore di Santa Rosalia e l’avvio del cammino diocesano lungo l’Anno Giubilare Rosaliano sul tema Rosalia pellegrina di speranza saranno illustrati nel corso della conferenza stampa convocata per sabato 8 luglio alle ore 11 presso il Salone Filangieri del Palazzo Arcivescovile

Gli interventi

Interverranno Corrado Lorefice, Arcivescovo Metropolita di Palermo, Roberto Lagalla, sindaco di Palermo e sindaco della Città Metropolitana di Palermo, Monsignor Filippo Sarullo, Parroco della Chiesa Cattedrale di Palermo e Giampiero Cannella, Assessore alla Cultura del Comune di Palermo.

Il nuovo logo

Nel corso della conferenza stampa sarà ufficialmente presentato il logo che caratterizzerà tutte le iniziative dell’Arcidiocesi di Palermo nell’arco dell’Anno Giubilare Rosaliano (10 luglio 2023 – 4 settembre 2024): si tratta del logo scelto dai palermitani attraverso il concorso di idee e il successivo contest. L’autore è il palermitano Massimiliano Serrago.

Come sarà il Carro

Una mezzaluna con la “Santuzza” posizionata in basso, in mezzo alla sua gente. Questo sarà il concept grafico del prossimo carro del Festino 2023. Una scenografia alla quale sta lavorando un team di volontari ed allievi dell’Accademia delle Belle Arti all’interno degli spazi della missione “Speranza e Carità” di via dei Decollati. Un luogo scelto non a casa visto che, come racconta il coordinatore del progetto Fabrizio Lupo, ad ispirare l’idea è stato proprio fratel Biagio Conte.

“Incontrai fratel Biagio ad agosto 2022 – racconta Lupo -. Da studente dell’accademia delle Belle Arti di Firenze, è rimasto sempre affenzionato al mondo dell’arte. Lo dimostra anche l’aspetto che ha la chiesetta, un vero gioiello. In quell’occasione, gli feci vedere il disegno del carro precedente. A tal proposito, mi disse che la santa, a suo parere, doveva stare nella parte bassa, in quanto la Santuzza vuole stare in mezzo alla sua gente. In un primo momento, rimasi perplesso visto che la Santa veniva posizionata in alto proprio per celebrare il suo “trionfo”. Ma poi abbiamo capito l’idea alla base del pensiero di fratel Biagio e abbiamo deciso di seguire il suo suggerimento”.

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