La banda dell’escavatore torna in provincia di Catania e, come è successo in passato, colpisce i bancomat della zona. Questa volta il mezzo meccanico è stato usato per scardinare e portare via il postamat dell’ufficio postale di via Pacinotti, a Nesima. È successo verso le 3.20, quando i carabinieri hanno trovato sul posto cinque auto che ostruivano le vie di accesso all’area.

I malviventi erano già riusciti a fuggire, abbandonando sul luogo gli strumenti utilizzati per asportare il bancomat, sradicato e caricato sul cassone di un veicolo Daily. Il mezzo è risultato rubato, è stato poi lasciato per strada dopo un lungo inseguimento per sfuggire ai carabinieri che nel frattempo li hanno rintracciati. Il colpo è quindi fallito. Sul posto sono arrivati anche i vigili del fuoco: l’escavatore ha provocato gravi danni a un pilastro portante dell’edificio in cui si trova l’ufficio postale.

Sono stati quindi avviati i controlli sulla stabilità strutturale dell’immobile. Anche in provincia di Trapani, in passato, è entrata in azione la banda dei bancomat in modo eclatante. A Petrosino è stata sradicata la cassa automatica di una stazione di rifornimento in Contrada Triglia Scaletta a Petrosino. I malviventi hanno utilizzato un trattore per portare via il bancomat.

Due daspo urbani a Biancavilla

I carabinieri della stazione di Biancavilla hanno notificato oggi due provvedimenti di divieto di accesso ad alcuni esercizi pubblici, due  daspo urbani, emessi dal Questore di Catania nei confronti di due congiunti appunto di Biancavilla, rispettivamente di 50 e 30 anni, che lo scorso agosto, hanno preso parte ad una violenta lite avvenuta nella zona della movida di quel centro ed in particolare nei pressi di un noto bar, fatto per il quale gli stessi erano già stati denunciati dai militari dell’Arma.
Nell’ambito della loro continua e puntuale azione di controllo del territorio, i Carabinieri della Stazione di Biancavilla avevano infatti deferito i due poiché responsabili di una violenta aggressione nei confronti di un altro biancavillese 40enne, scoppiata a fine agosto nel centro del paese, per motivi di natura sentimentale.

In particolare i militari dell’Arma, al termine di una meticolosa attività d’indagine, hanno ricostruito le fasi salienti dell’episodio, riuscendo sia ad identificare i partecipanti alla cruenta e prolungata lite, sia a ricostruirne le cause scatenanti.
La scintilla che ha fatto esplodere gli animi dei contendenti, sarebbe quindi stato un messaggio inviato da un cliente, appunto il 40enne, ad una giovane che lavorava all’interno dell’esercizio commerciale, che intratteneva una relazione sentimentale con il 30enne, informato subito dell’accaduto.

Da lì a poco, si sarebbero così presentati presso il baretto il fidanzato insieme al parente, che dopo un’accesa discussione, avrebbero aggredito con calci e pugni il 39enne, cagionandogli lesioni giudicate guaribili in 30 giorni – frattura del naso – dall’ospedale di Biancavilla. I due, dopo la denuncia, ora sono stati sottoposti dunque al provvedimento del Daspo Urbano, che gli vieterà per due anni non solo di entrare all’interno del chiosco ove è avvenuta l’aggressione, ma anche di stazionare nei pressi di locali di Biancavilla adibiti alla somministrazione di alimenti e bevande.

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