Quattro arancine, una per ogni anno di ritardo, una per ogni Rup che ha lavorato al bando di progettazione dell’opera. Questa è la provocazione messa in campo dal capogruppo del M5S Antonino Randazzo, in merito ai ritardi conseguiti dagli uffici comunali sull’iter dello svincolo Perpignano. Struttura sulla quale è intervenuto il commissario straordinario Matteo Castiglioni, che ha chiesto la revoca del bando in questione. Soluzione condivisa e reiterata anche dall’assessore ai Lavori Pubblici Salvatore Orlando, ma che ad oggi non ha ancora avuto una risposta dai tecnici.

L’amaro compleanno dello svincolo Perpignano

Un vuoto burocratico sul quale oggi ha voluto fare luce il capogruppo del M5S a Sala delle Lapidi Antonino Randazzo. L’esponente pentastellato si è recato sul posto, portando con sè quattro arancine, tipica pietanza palermitana consumata tradizionalmente nel giorno di Santa Lucia. Ciò in quanto la determina a contrarre il bando di progettazione partì ufficialmente il 13 dicembre 2018, ovvero quattro anni fa.

“Quel giorno l’Amministrazione Comunale decise di riavviare l’iter per lo svincolo Perpignano, per portare alla revisione del progetto – racconta Antonino Randazzo -. Invece, sono trascorse quattro festività di Santa Lucia e ad oggi siamo all’anno zero. E’ arrivata una nota del commissario straordinario Matteo Castiglioni, che ha chiesto al Comune di revocare quella gara, ferma inspiegabilmente dal 2019. Fino ad allora, i tecnici hanno aperto soltanto una busta fra le offerte giunte alla commissione”.

“Mancano i fondi per l’esecuzione dei lavori”

Operazione, quella chiesta dall’esponente di Anas, che secondo Antonino Randazzo “permetterà al commissario di portare avanti la gara, grazie a quell’accordo a cui ha contribuito anche il M5S, fra Provveditorato, Anas e Comune di Palermo e finalmente finalizzato dall’Amministrazione attivo”.

Quattro anni, quattro arancine, quattro Rup. Tanti sono stati infatti i tecnici a succedersi nel ruolo di responsabile unico del procedimento. Al momento, risulterebbe nominato Giuseppe Lopes, attuale sindaco di Mezzojuso e nominato per l’incarico a novembre 2020. Una successione di burocrati che non ha sortito effetti, tanto da costringere l’assessore ai Lavori Pubblici a chiedere spiegazioni ai propri uffici.

Un tema al quale si affianca quello relativo ai fondi, al momento presenti per la progettazione ma non per l’esecuzione dei lavori. “C’è un grandissimo punto interrogativo sullo svincolo Perpignano, ovvero la mancanza dei fondi per l’esecuzione dei lavori. Ci sono soltanto per la progettazione. Nel 2020 si è scoperto infatti che i fondi ex Agensud non ci sono più sia per questo progetto che per i lavori del ponte Corleone. Aspettiamo la revoca in autotutela chiesta dall’assessore Orlando agli uffici, ma rimane il tema dei fondi. Bisogna trovarli per realizzare un importante opera per questa città”.

 

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