I finanzieri del gruppo pronto impiego sono strati impegnati a Palermo in questi ultimi giorni in particolare ad una serie di operazioni finalizzate al contrasto del contrabbando di tabacchi e della contraffazione e in materia di tutela dei diritti d’autore.

Niente marchio Siae, primi sequestri in via Ruggero Settimo

In un primo intervento, i “baschi verdi” hanno sequestrato 300 supporti ottici, tra cd musicali e dvd, illecitamente riprodotti e privi del marchio Siae. Sono stati trovati in possesso di un uomo di origini bengalesi che li deteneva per la vendita al pubblico su una bancarella attrezzata nella centralissima via Ruggero Settimo. Il trasgressore è stato quindi denunciato alla locale Procura della Repubblica per violazione del diritto d’autore e per ricettazione. Sempre a lui è stata elevata una sanzione amministrativa di 30.900 euro come previsto dall’articolo 174 bis della stessa “Legge sul diritto d’autore”.

Altri cd e dvd trovati in una bancarella di corso Tukory

Altri 685 supporti ottici audiovisivi in vendita al pubblico su una bancarella lasciata in custodita nelle adiacenze di corso Tukory sono stati sequestrati nei confronti di una persona che però non è stato possibile identificare perché alla vista dei finanzieri si è dato alla fuga.

Sigarette di contrabbando in via Messina Marine

Nel corso di un altro intervento una pattuglia delle fiamme gialle che transitava in via Messina Marine notava un soggetto palermitano impegnato nella vendita di sigarette di contrabbando esposte su una bancarella. I militari hanno quindi proceduto al sequestro di 1.600 chili di sigarette di contrabbando, con marchio “Winston”, “Marlboro”, “Regina” e “Ultra buy”. Al trasgressore è stata comminata una sanzione pecuniaria pari a 8 mila euro.

A Sferracavallo anche abbigliamento contraffatto

Infine, in località Sferracavallo, sono stati sequestrati, nei confronti di ignoti, 89 capi di abbigliamento (tra magliette, giubbini e pantaloncini) recanti marchi presumibilmente contraffatti, posti in vendita in violazione dell’articolo 474 del codice penale.

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