Stop ad agevolazioni, riduzione dei tempi di rateizzazione e ripristino del regolamento anti-evasione sul pagamento della TARI: questa è la strategia del Comune di Palermo per cercare di rimpinguare le esigue casse di Palazzo delle Aquile.

Un ripristino dei conti che, per l’ennesima volta, passa dalla tassa sui rifiuti. I soldi inseriti in Finanziaria per fare fronte alla crisi dei conti del capoluogo siciliano potrebbero non essere sufficienti. Le attuali passività presenti richiederanno comunque un piano di riequilibrio corposo. Un tema dolonte, quest’ultimo, per l’amministrazione.

Le delibere in Commissione Bilancio. L’attacco di Fabrizio Ferrandelli

Una situazione che ha richiesto un “Piano Marshall” da parte dell’Amministrazione Comunale. Ciò per cercare di porre una pezza ad un quadro finanziario deficitario. Ma la toppa rischia di essere peggio del buco. Quattro le delibere giunte in Commissione Bilancio, tre delle quali respinte. E proprio su queste proposte si concentra la critica del consigliere comunale di +Europa Fabrizio Ferrandelli. Intervenuto ai nostri microfoni, l’esponente centrista si dimostra molto perpleso rispetto alle proposte avanzate.

“Mi sembra che al Comune non abbiano le idee chiare e che non stiano bene di testa. La città di Palermo ha dei problemi economico-finanziari causati da chi, in questi anni, l’ha governata. Non certo dai cittadini palermitani. Questo è il motivo per cui ho preteso che si votassero le delibere presentate con urgenza in Commissione Bilancio. Siamo riusciti a bocciarle, visto quello che prevedevano”.

La prima proposta: Ritiro licenza ai commercianti morosi

Tra le proposte avanzate in I Commissione vi era quella di un sostanziale ripristino del regolamento anti-evasione. Un rinforzamento delle pene, che prevedeva, fra le altre cose, anche la decadenza della licenza per chi si dimostrava moroso. Delibera sulla quale Fabrizio Ferrandelli si dice fortemente contrario.

“C’è stata una pandemia, con una situazione tale per cui alcuni cittadini fanno fatica a pagare. Chiudendo le attività si recuperano le somme? E’ normale che io Comune devo far si che tu stia bene per potermi ridarmi i soldi che mi devi. Non è di certo chiudendo gli esercizi che si risolve la situazione. Così si crea soltanto povertà, senza considerare la ricaduta in termini di posti di lavori. Poi c’è un tema di utilità. Se tu mi devi dare dei soldi e io Comune ti levo l’unica tua fonte di reddito, io quei soldi non li rivedrò più”.

Ridurre i tempi di dilazionamento dei pagamenti

La stretta sui tributi riguarda anche i tempi di rateizzazione delle somme dovute. Il Comune punta a ridurre il dilazionamento dei tributi, aumentando così l’importo delle rate. Una proposta ritenuta inconcepibile dall’esponente di +Europa, che spiega così le sue ragioni.

“L’altra proposta riguardava la possibilità di ridurre i tempi di dilazione dei pagamenti per chi non riusciva ad onorare quanto dovuto. Se tu mi devi dei soldi, io devo fare in modo che tu sia in condizione di darmeli. Quindi, allungare i tempi e dilazionare i pagamenti è sicuramente un modo per aumentare le chance per recuperare il credito. Una simile scelta dimostra che non sei un amministratore capace”.

Rimuovere esenzione TARI per alcune categorie

Altro nodo critico riguarda la riduzione delle fasce di esenzione TARI. Una delle quattro delibere punta a ridurre gli aventi diritto all’agevolazione. Mossa che, però, consentirebbe di recuperare soltanto 250.000 euro. Una cifra esigua rispetto al buco da 800 milioni nei conti del Comune, ma che rischia di essere una mazzata per le aree più deboli della popolazione. Concetto ribadito anche dallo stesso Fabrizio Ferrandelli.

“L’ultima delibera proponeva di annullare l’esenzione TARI per alcune categorie di cittadini, soprattutto per le fasce meno abbienti. Tutto questo per recuperare quanto? Duecentocinquantamila euro. Niente rispetto al buco di milioni di euro che l’Amministrazione ha causato in questi anni. Una cifra che, per le categorie meno abbienti, sono tanta roba. E’ inutile che ci vengono a dire che con questa manovra vogliono risolvere un problema di buchi di bilancio. Ciò perchè tali provvedimenti avrebbero validità a partire dal 2022. Questo lascerebbe il cerino in mano alla prossima amministrazione. Io non lo consento.