Sorgerà una nuova piscina ad uso pubblico all’Addaura? Tutto dipenderà dai parcheggi. La delibera “Telimar” rischia di tramutarsi in una nave che non riesce a lasciare il porto. Il progetto, redatto dal presidente della società sportiva Marcello Giliberti, prevede di costruire una nuova vasca da aggiungere all’attuale complesso edilizio, nonché una serie di opere accessorie. Fra queste c’è anche un ampio parcheggio alberato. Ed è proprio su quest’ultimo punto che si gioca la battaglia politica all’interno del centrodestra.

Un progetto che risale a fine anni ’90

La delibera, promossa dall’assessore Maurizio Carta, si muove nella direzione della riqualificazione urbanistica costiera in attesa della variante da inserire nel PUG (Piano Urbano Generale), documento ancora in fase embrionale ma che rischia di non vedere la luce in questa consiliatura. Per quanto riguarda la delibera “Telimar”, si tratta di una variante urbanistica la cui storia inizia  addirittura nel 1999, dal Programma di Rigenerazione Urbana, Sviluppo Sostenibile e Sociale (PRUSST). Progetti nati da iniziative private ma basati su un interesse pubblico.

Cosa prevede la delibera Telimar

Il progetto prevede infatti la costruzione di una piscina a parziale uso pubblico da 25×16 metri, da affiancare ad una più piccola destinata ai bambini da 6×16,5 metri. Gli spazi saranno dotati di docce, servizi igienici e spogliatoi annessi. Fino a qui tutto bene. I problemi arrivano quando in aula vengono recapitate alcune proposte di modifica da parte della II e della V Commissione consiliare. La prima riguarda il coinvolgimento delle scuole palermitane nell’utilizzo della struttura. La seconda, decisamente più discussa, interessa il futuro parcheggio alberato. Nella versione originale, l’opera dovrebbe essere ultimata e restituita al Comune. Con l’emendamento invece, la gestione dell’area dovrebbe rimanere in capo al Telimar, il quale non solo dovrebbe garantire l’uso pubblico e la manutenzione dei posti auto e delle alberature, ma dovrebbe curare anche l’accesso al mare.

Malumori nel centrodestra

Su quest’ultimo punto il centrodestra si è spaccato. Malumori venuti fuori negli ultimi giorni, in particolare nella seduta di venerdì 5 aprile. Momento nel quale, in Consiglio Comunale, erano assenti “pezzi grossi” della maggioranza, in particolare dei gruppi di Forza Italia e Fratelli d’Italia. Al tavolo della giunta erano presenti un sorridente Fabrizio Ferrandelli e un meno felice Maurizio Carta, proponente della delibera.

Una seduta durata poco meno di un’ora durante la quale non si è riusciti a ricavare un ragno dal buco. Solo dodici i consiglieri comunali di centrodestra rimasti in aula (sui 26 complessivi a disposizione del sindaco Lagalla). A risolvere la stasi ci ha pensato Carmelo Miceli, teoricamente all’opposizione ma che ultimamente ha spesso avuto un ruolo da intermediatore politico in aula. La proposta, poi accolta, è stata quella di prelevare i debiti fuori bilancio, accantonando la delibera Telimar. Ma appena il presidente in pectore Giuseppe Mancuso ha provato a mettere ai voti il primo documento, le opposizioni sono uscite dall’aula, facendo mancare il numero legale e scrivendo la parola fine sulla seduta.

Delibera “Telimar” impantanata?

Il rischio che si corre, adesso, è evidente: la delibera Telimar può finire in un cassetto facendo la fine di atti come il regolamento movida, rimasto per mesi in balia delle beghe politiche del Consiglio Comunale. Qualcuno si cimenta in una lettura politica superiore, come l’esponente di “Oso” Giulia Argiroffi. “Evidentemente esistono interessi che prevalgono su quello pubblico – sostiene l’esponente di opposizione -, per la città sarebbe prioritario avere una piscina ad uso pubblico e un parcheggio alberato ugualmente pubblico. Sono necessità che vanno garantite ai cittadini, senza che i dissidi della maggioranza derivanti dalle prossime elezioni europee possano frenare il lavoro del Consiglio Comunale”.

Sarà una settimana difficile

Tutto slitta alla prossima settimana ma nulla sembra facile. Priorità e urgenze incombono. Si comincerà, lunedì, con il sit-in convocato dai lavoratori Amat davanti a Palazzo Comitini, si proseguirà con l’urgenza di ricorrere all’ennesima proroga dei progetti di produttività in casa Rap. Ciò per compensare le ben note carenze di personale, in attesa che i concorsi indetti per arruolare nuovi autisti ed operatori ecologici si concludano. Riuscirà, fra i vari impegni, il Consiglio Comunale a votare l’ennesima variante urbanistica dell’Amministrazione Lagalla, in una città dalle forti carenze sotto il profilo degli impianti sportivi pubblici? Ai posteri l’ardua sentenza.

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