• Torna l’allerta rossa per gli incendi nel Palermitano
  • Preallerta arancione nelle altre otto province dell’isola
  • Non sono previste ondate di calore in Sicilia

Si alzano le temperature in Sicilia e torna l’allerta incendi. La protezione civile regionale ha diramato l’avviso 207 sul rischio roghi nell’isola. Per la giornata di domani, 17 settembre, Palermo sarà l’unica provincia col massimo rischio di allerta: Attenzione di colore rosso.

Le altre otto province presentano un rischio incendi medio ed un livello di preallerta arancione.

Non sono previste ondate di calore

Lo stesso bollettino informa che per domani non sono previste ondate di calore nelle tre città siciliane prese a campione. Niente afa nonostante i valori massimi elevati.

A Palermo sono previsti 32 gradi di temperatura massima percepita, a Catania 34, a Messina 33. Farà molto caldo nelle altre città: 37 gradi previsti nel Siracusano, 33 nel Nisseno, 32 nel Trapanese, 31 nel Ragusano, 30 nell’Agrigentino, 29 nell’Ennese.

La situazione per il 18 settembre non sarà troppo differente, almeno secondo queste previsioni. Nel capoluogo dovrebbero esserci 33 gradi, a Catania 35 mentre diminuirebbe di un grado la temperatura percepita nella città dello Stretto: 32.

Venti in prevalenza deboli dai quadranti occidentali, tendenti a rinforzare fino a tesi o localmente forti su zona orientale e meridionale. Temperature minime in sensibile aumento.

Oltre 8 mila roghi in Sicilia

Intanto, sono stati ben 8.113 gli incendi che hanno devastato migliaia di ettari di boschi e macchia mediterranea in Sicilia, con una media di 135 roghi al giorno se si considerano i mesi di luglio e agosto. Il dato è emerso nel corso dei lavori della commissione Ambiente dell’Assemblea siciliana, riunita lo scorso 7 settembre a Palazzo dei Normanni.

Il Pd intanto chiede una riforma

“Serve una riforma del settore della forestazione e dell’antincendio, serve una corretta programmazione basata su tempi certi, serve una corretta gestione delle risorse finanziarie che non possono essere recuperate ogni volta all’ultimo minuto. Al tempo stesso servono investimenti per innovazione tecnologica, mezzi efficaci, e servono azioni coordinate in grado di ottimizzare il lavoro dell’attuale personale che comunque ha bisogno di essere supportato da nuove e giovani energie sia sul versante della manutenzione che per le attività di prevenzione e contrasto degli incendi”. Lo ha detto il capogruppo Pd all’Ars Giuseppe Lupo nel corso del dibattito d’aula sull’emergenza incendi in Sicilia.

La differenza tra manutenzione verde da attività antincendio

Anche il parlamentare regionale del Pd Antonello Cracolici nel corso del dibattito d’aula sull’emergenza incendi in Sicilia è intervenuto chiedendo più strumenti per le forze dell’ordine. “Il tema degli incendi è sempre più complesso, servono strumenti nuovi: innanzitutto bisogna distinguere tra ‘attività di manutenzione del verde’ che deve essere portata avanti durante tutto l’anno, dall’attività ‘antincendio’ che deve poter disporre di personale sufficiente, e mezzi e tecnologie all’avanguardia. Inoltre, se è vero che i cambiamenti climatici stanno incidendo, sembra ormai accertato che la maggior parte degli incendi sia dolosa: di fronte a un fenomeno così massiccio ritengo sia arrivato il momento per le Forze dell’ordine e la magistratura di adottare strumenti speciali per contrastare ogni forma di speculazione che passa attraverso il fuoco”.