Sequestrato pesce ad un ambulante abusivo a Termini Imerese, nel palermitano. Ad operare i finanzieri del gruppo di Termini Imerese, nell’ambito del dispositivo di contrasto dell’abusivismo commerciale disposto dal comando provinciale di Palermo.
Il quantitativo sequestrato
Ad essere stati sequestrati 23 chili di prodotto ittico ad un uomo che di fatto stava esercitando l’attività di esercente ambulante su un’area pubblica, in prossimità di via Armando Diaz. Ma era completamente abusivo. In particolare le fiamme gialle, durante il controllo, hanno accertato che il venditore ambulante era sprovvisto della prevista autorizzazione amministrativa per l’esercizio in forma ambulante, che deve essere rilasciata dal sindaco, necessaria per lo svolgimento dell’attività.
Nessuna tracciabilità
Inoltre sempre il pescivendolo abusivo non è stato in grado di esibire ai militari che lo stavano controllando la documentazione attestante la provenienza e la tracciabilità del pescato in vendita. Per questo motivo il prodotto ritenuto non sicuro per il consumo alimentare è stato distrutto, in totale all’incirca 23 chili. I finanzieri hanno quindi provveduto a segnalare il trasgressore all’autorità marittima competente, vale a dire la capitaneria di porto di Palermo, in riferimento alla violazione degli obblighi in materia di etichettatura e tracciabilità. Una materia che è disciplinata dal decreto legislativo 4 del 2012 sulle “Misure per il riassetto della normativa in materia di pesca e acquacoltura”.
La sanzione
In questi casi la sanzione amministrativa varia da un minimo di 750 euro ad un massimo di 4.500 euro. La segnalazione è stata fatta anche al Comune ed in questo caso sulla base della legge regionale numero 18 del 1995 che disciplina invece le norme riguardanti il commercio su aree pubbliche. E quest’altra violazione prevede, oltre al sequestro ai fini della confisca della merce esposta alla vendita, una sanzione sempre amministrativa che va da un minimo di 154 euro ad un massimo di 1.549 euro.
“I controlli proseguono”
“Continua incessante l’azione di controllo economico del territorio da parte delle fiamme gialle in tutta la provincia palermitana, – si legge in una nota del comando provinciale della guardia di finanza – al fine di garantire la legalità nelle fasi del commercio ambulante, soprattutto di generi alimentari, con lo scopo di tutelare la salute dei consumatori e nel contempo salvaguardare i venditori provvisti delle prescritte autorizzazioni che operano in maniera lecita”.
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