Ladro ancora in azione al grand hotel delle terme di Termini Imerese, storica struttura di proprietà del Comune del Palermitano. Questa volta però nono sono riusciti a rubare nulla. E’ scattato immediatamente il sistema di allarme che ha anche fotografato gli autori del raid. Sono in corso indagini del commissariato cittadino di polizia. Stando alla prima ricostruzione dei fatti, riportati dal Giornale di Sicilia, il malintenzionato sarebbe penetrato da una porta laterale. Una volta dentro però sarebbe stato messo in fuga dall’arrivo degli agenti della polizia privata della Mondiapol.

Colpo sventato

E’ probabile che il ladro (uno ne sarebbe stato ripreso dalla videsorveglianza, ndr) avrebbe tentato di rubare dall’hotel del rame o varie tubazioni e accessori. Così come oltretutto accaduto in passato. Questo splendido edificio è attualmente chiuso da 8 anni, e finanche oggetto di un lungo contenzioso tra la proprietà e l’ultimo gestore.

La riapertura ai turisti

Da lungo tempo il gran hotel delle terme è chiuso, divenendo preda di vandali e ladri. Per tre week end nel settembre scorso lo storico albergo è stato riaperto al pubblico per le visite guidate. Tutto ciò è avvenuto nell’ambito dell’evento “Le Vie Dei Tesori”, il più importante circuito d’incentivo alla conoscenza del patrimonio culturale e paesaggistico della Sicilia. Maria Terranova, sindaco di Termini Imerese, per l’occasione ricevette il presidente Fiaip Palermo Marco Burrascano e delineato insieme alla Federazione Italia Agenti Immobiliari Professionali una serie di azioni da porre in essere nei prossimi mesi.

L’origine storica del sito

Le antiche terme, prima greche e quindi romane, sono il punto di svolta che indusse gli amministratori della città a decidere di costruire il Grand Hotel alla fine dell’ottocento. Le acque di origine vulcanica sgorgano ancora oggi a una temperatura di circa 43° gradi, come scrisse il poeta greco Pindaro già in epoca coloniale nell’Olimpica XII. Altre sono le fonti sicure e, tra queste, Diodoro Siculo. Lo storico di Agira nel I secolo a.C. narrava della dea Athena che fece “scaturire dei bagni caldi in queste terre”, per il ristoro di Ercole dalle sue fatiche.

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