Lo snellimento delle procedure per la costruzione di termovalorizzatori in Sicilia e le compensazioni per la regione derivanti dalla produzione di energia fotovoltaica nell’Isola sono stati al centro dell’incontro del presidente della Regione e dell’assessore all’Energia con il ministro dell’Ambiente. Nel corso del vertice, è stato illustrato lo stato dell’arte che riguarda sia la raccolta differenziata, che ormai in Sicilia ha raggiunto il 50 per cento, sia la situazione dell’impiantistica che al momento non desta particolari preoccupazioni o emergenze.
Consegnata al ministro documentazione per strumento normativo
Il governo regionale ha però manifestato al ministro la necessità di programmare la “chiusura del ciclo dei rifiuti” per i prossimi anni con la realizzazione di termovalorizzatori. Per farlo, in tempi rapidi, è però necessario uno snellimento delle procedure autorizzative e il ministro ha espresso la propria disponibilità a concedere poteri speciali, così come già avvenuto a Roma con il cosiddetto “modello Gualtieri”.
Il presidente e l’assessore hanno quindi consegnato al ministro la documentazione necessaria per poter procedere alla stesura di un provvedimento normativo specifico. Un dossier che, dopo il vaglio dell’ufficio legislativo di Palazzo Chigi, passerà al Consiglio dei ministri per il via libera definitivo.
Per quanto riguarda le compensazioni per il fotovoltaico, invece, il ministro ha ribadito l’intenzione di lavorare per questo obiettivo in un contesto nazionale che riguardi tutte le regioni d’Italia.
Termovalorizzatori in Sicilia con modello Gualtieri
Il ministro dell’Ambiente ha “espresso la propria disponibilità a concedere poteri speciali, così come già avvenuto a Roma con il cosiddetto ‘modello Gualtieri’ alla Sicilia per “programmare la ‘chiusura del ciclo dei rifiuti'” per i prossimi anni “con la realizzazione di termovalorizzatori occorrono tempi rapidi”, con “uno snellimento delle procedure autorizzative”. Lo rende noto la Regione dopo un incontro a Roma con il governatore e l’assessore all’Energia sui termovalorizzatori in Sicilia e le compensazioni per la regione derivanti dalla produzione di energia fotovoltaica nell’Isola.
Schifani verso i poteri speciali per i termovalorizzatori
Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, quindi, potrebbe avere dei poteri speciali per la realizzazione dei due termovalorizzatori nell’isola per fronteggiare l’emergenza rifiuti. Il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin è infatti pronto a questa scelta sostenendo di non avere pregiudiziali sul tema. “È una valutazione che può essere fatta. Non c’è nessuna preclusione. È una valutazione che farò con il presidente Schifani”. Così il titolare del dicastero ieri a Catania a margine dell’inaugurazione della XV edizione del salone ‘Ecomed Progetto Comfort’.
I poteri speciali serviranno soprattutto ad abbattere i tempi per le autorizzazioni, sul modello di quanto concesso al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Schifani giovedì 20 aprile sarà a confronto col ministro per tracciare il perimetro di questi poteri e concordare come assegnarli. L’ipotesi allo studio è un emendamento al decreto Energia, nelle prossime settimane.
Sul fotovoltaico “Royalties sì ma su vasta scala”
Il ministro ha anche commentato la richiesta di Schifani di modificare la legge che impedisce alla Regione di applicare royalties per la realizzazione di impianti di energia fotovoltaica, come già fanno i Comuni: “Non è una questione di braccio di ferro. Le rinnovabili sono il percorso della decarbonizzazione. Credo si possa parlare anche rispetto ad una uniformità dei territori italiani, di quelli che possono essere dei riconoscimenti, delle compensazioni, ma su scala vasta. Non può essere fatta con una singola Regione, con ogni singolo Comune”.
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