- I sindacati di categoria chiedono l’intervento di Orlando
- Il sindaco scriverà all’amministratore delegato di Terna Stefano Donnarumma
- Guzzetta (Filctem-Cgil) “Mossa di Terna è la stessa di Enel fatta nel 2018 che poi è tornata sui suoi passi”
- Orlando “Non è comprensibile che una struttura statale come Terna investa in Sicilia ma non sulla Sicilia”
Scendono in campo i sindacati di categoria Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e Uiltec-Uil per dire di no al declassamento della sede siciliana di Terna, la società che si occupa della trasmissione e del dispacciamento dell’energia elettrica sulla linea ad altissima e alta tensione in tutto il territorio nazionale.
E lo fanno rivolgendosi al sindaco di Palermo Leoluca Orlando, anche in qualità di presidente di Anci Sicilia affinché intervenga sulla riorganizzazione messa in atto dalla società.
È previsto l’accorpamento della sede regionale presente a Palermo con il dipartimento Centro, insieme con Lazio, Abruzzo e Molise, trasferendo le figure apicali finora presenti in città in altre regioni.
“Ancora una volta veniamo penalizzati”
Nel pomeriggio, a Palazzo delle Aquile, è stata illustrata la situazione dai sindacati, alla presenza del sindaco Orlando e dell’assessore comunale al lavoro Giovanna Marano. “Ancora una volta veniamo penalizzati – dice Calogero Guzzetta, segretario provinciale Filctem-Cgil –. Ricordiamo che dei 9 miliardi di investimenti previsti, alla Sicilia ne sono destinati 1,8, che serviranno a implementare gli impianti per far diventare l’Isola ‘hub’ di collegamento nel Mediterraneo tra Italia e Paesi del Nord Africa”.
“Mossa di Terna è la stessa di Enel del 2018”
Con la direzione di Palermo che verrà di fatto smantellata, le figure dirigenziali di riferimento saranno a Roma. “È un declassamento – aggiunge Guzzetta – perché in una fase di investimenti, il nostro territorio viene privato del personale, la qual cosa significa non riconoscere il valore e le capacità professionali presenti. La mossa di Terna è la stessa fatta da Enel nel 2018, ma poi quando sono stati riscontrati problemi Enel è tornata sui suoi passi”.
Orlando invierà lettera all’amministratore delegato di Terna
“Il messaggio che passa – dice Orlando, che invierà una lettera all’ad di Terna e per conoscenza anche al governo regionale – è che qua si fanno solo le opere, ma che non si progetta. Non è comprensibile che una struttura statale come Terna investa in Sicilia ma non sulla Sicilia”.
Terna ha 200 dipendenti nell’isola
Attualmente in Sicilia Terna ha 200 dipendenti, di cui 115 a Palermo, “che non potranno garantire – osservano i sindacati – la realizzazione degli investimenti previsti dal piano industriale”.
“Il declassamento è grave – dice Giovanna Marano – perché prelude ad un disimpegno a fronte di investimenti che verranno gestiti dal Lazio , ‘scippando’ un’attuale area operativa di trasmissione”.
“Ennesimo ridimensionamento è inconcepibile”
“Terna è fondamentale per qualsiasi ipotesi di sviluppo imprenditoriale per la nostra realtà. Questo ennesimo ridimensionamento è inconcepibile. A fronte di risorse importanti che arriveranno in Sicilia e direttamente anche a Palermo, l’orientamento ormai diffuso dei grandi gruppi nazionali è di considerare Palermo come un vuoto a perdere – ha detto il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo – Registriamo un disimpegno dei grandi gruppi di fronte a scelte di politica industriale che privilegiano alcuni capoluoghi di regione, che diventano centri decisionali a discapito di Palermo, relegata a un ruolo sempre più subalterno e marginale. Oggi tocca a Terna o alla Coop come ieri era toccato alla Fiat. Un atteggiamento coloniale, da parte di aziende che usano Palermo e la Sicilia a convenienza e poi vanno via. Tutto questo a va a discapito anche dei livelli di sicurezza, che senza un presidio direzionale sul territorio si abbassano sia per i lavoratori che per la gestione della rete”.
“Scelte Terna inconcepibili”
“Terna continua ad assumere giovani ingegneri siciliani ma in altre regioni. Anche la sede romana è piena di palermitani e non si comprende che potrebbero avere un lavoro dignitoso qui, avendone l’opportunità – ha detto Vincenzo Monte, rappresentante aziendale Filctem Cgil Palermo di Terna – Terna si autodefinisce tra i soggetti principali della transizione energetica, nel campo della connessione delle fonti rinnovabili. Pertanto non si comprende come, a fronte dei quasi 9 miliardi di investimenti, di cui il 20 per cento in Sicilia per opere funzionali, e dei finanziamenti che arriveranno anche dalla comunità nazionale e internazionale, la Sicilia non debba avere anche un vantaggio in termini di possibilità occupazionali per i nostri territori”.
Sicilia ha importanza strategica per Terna
Cgil, Cisl, Uil confederali nonché delle rispettive categorie Filctem Flaei Uiltec hanno inoltre sottolineato: “Abbiamo esposto al sindaco Leoluca Orlando ed ai giornalisti – si legge in una nota unitaria firmata Mario Ridulfo (Cgil), Leonardo La Piana (Cisl), Claudio Barone (Uil) e dai segretari di Filcem, Flaei, Uiltec (Calogero Guzzetta, Carlo Santodonato e Maurizio Terrani) – tutte le perplessità, le preoccupazioni e le ricadute negative in termini di rilancio dell’occupazione e di mancata valutazione strategica del territorio”.
“Le categorie unitamente alle confederazioni – aggiungono – hanno rivendicato con forza l’importanza per il territorio della presenza di un dipartimento, sia per la mole ingente di investimenti che si concentreranno nel territorio, sia per riconoscere la giusta e dovuta importanza strategica alla Sicilia. Siamo convinti che occorre investire per il territorio e non solo sul territorio. Il sindaco ha assunto l’impegno di scrivere una missiva all’amministratore delegato di Terna, Donnarumma, al fine di prevedere un incontro a breve”.
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