Torna in azione il Popolo delle Partite Iva di Palermo contro i provvedimenti del Governo in materia economica in questo terribile momento dovuto al Covid19.
Si legge in una nota: “Il primo colpo del Popolo delle Partite Iva di Palermo, movimento spontaneo e trasversale che riunisce tutte le forze d’opposizione ribelli ai provvedimenti liberticidi con i quali il governo sta schiacciando gli italiani, attraverso il pretesto della diffusione del contagio, è la nomina a coordinatore dello chef Natale Giunta, volto noto sia a Palermo che in tutta Italia per la partecipazione, tra le altre cose, al programma La Prova del Cuoco in qualità di giudice”.
“Sono onorato di poter rappresentare tutti quei miei concittadini liberi che hanno deciso di non chinare la testa, che lottano per salvare le loro libertà costituzionali e per scongiurare il tracollo delle imprese, costruite col sudore ed il sangue dei propri sacrifici”, sono le parole di Natale Giunta.
“Sono in contatto, in questo momento, con molti imprenditori del settore, piccoli e grandi ristoratori. Faccio appello all’unione delle forze di tutti i commercianti, soprattutto del settore ristorazione e pub, in queste ore maggiormente colpiti dai provvedimenti scellerati e criminali, imposti dalle amministrazioni regionali e comunali, sotto l’input di un governo che fornisce una narrazione terroristica del contagio, e rivolgo il nostro grido di battaglia: mobilitiamoci tutti, come sta già avvenendo in numerose città d’Italia, per la salvezza nostra, delle nostre attività, dei nostri figli!”.
Intanto Confcommercio Palermo ha diffuso una nota nella quale, la presidente Patrizia Di Dio, prende la parola a tutela delle imprese e dei cittadini: “Senza lavoro si muore. Ci stanno uccidendo con questo clima di paura. Non possiamo permetterci un altro lockdown e nemmeno provvedimenti restrittivi estemporanei privi di strategia come quelli emanati in questi giorni, che di fatto rappresentano per le attività un lockdown camuffato. Ovviamente per tutti noi la salute pubblica è prioritaria ma abbiamo già dato il nostro contributo col primo lockdown, tante aziende non ci sono più e tanta famiglie sono senza lavoro ma non è servito perché chi doveva agire adeguatamente non lo ha fatto. C’è stato tutto il tempo per riorganizzare la sanità e non è colpa delle aziende se non è stato fatto. Adesso chi gestisce la rete ospedaliera trovi in fretta le soluzioni. Noi che paghiamo le tasse, anche per avere una sanità efficiente, dobbiamo pensare a lavorare per sopravvivere perché il sistema economico sta per implodere”.
Aggiornamento del 25 ottobre Lo chef Natale Giunta precisa che pur essendo un sostenitore in prima linea di tutte le partite iva, dei ristoratori, dei commercianti e di tutti i lavoratori che stanno attraversando un momento economico tragico e che sono stati danneggiati dai provvedimenti del Governo, non ha mai formalizzato la propria adesione a nessun comitato, non ha mai assunto alcun ruolo formale e soprattutto non aderisce a nessun tipo di formazione politica.
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