A Palermo il problema è il traffico“, usava dire Johnny Stecchino in una famosa pellicola cinematografica. Lo sanno bene anche il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore alla Mobilità Giusto Catania, che da anni si trovano a fronteggiare un corposo numero di cantieri, con relative deviazioni e restringimenti di carreggiata.

Sono tanti gli esempi in tal senso: via Crispi, corso dei Mille, ponte Corleone, ponte Oreto, solo per citarne alcuni. Situazioni che limitano la mobilità urbana all’interno del capoluogo siciliano, costringendo automobilisti e camionisti a salti mortali anche per brevi tragitti.

I due nuovi manager del Comune

A tal proposito, il primo cittadino, su proposta dell’assessore leader di Sinistra Comune, ha deciso di nominare due nuove figure per garantire progressi sotto il profilo della viabilità intercittadina. Tali ruoli sono stati ribattezzati con il nome di mobility manager d’area e il mobility manager aziendale. A ricoprire questi incarichi saranno rispettivamente l’ing. Mario Scotto e l’Ing. Roberto Biondo.

Entrambi funzionari, in servizio presso l’ufficio mobilità, avranno compiti importanti. Mario Scotto svolgerà la funzione di raccordo tra i mobility manager di tutte le aziende della città, al fine di coordinare spostamenti. Roberto Biondo, invece, curerà le azioni per promuovere un approccio sostenibile per la mobilità casa/lavoro dei dipendenti comunali. Manovra finalizzata alla riduzione del trasporto privato.

Orlando: “Figure necessarie per pianificare la mobilità”

“La figura del mobility manager – ha commentato Leoluca Orlando – è importante nelle aziende come nelle istituzioni pubbliche. Ormai rappresenta una figura necessaria per pianificare la mobilità urbana evitando sovrapposizioni di flussi di traffico. I due tecnici nominati sono due funzionari qualificati che, certamente, risponderanno positivamente alla fiducia dell’amministrazione comunale”

Catania: “Coinvolgere istituzioni scolastiche”

“I due tecnici – sottolinea invece Giusto Catania –  avranno il compito di redigere un piano di intervento. Ciò aggiornando i piani e le attività svolte dai precedenti mobility manager, nel frattempo andati in pensione. Inoltre una delle attività specifiche sarà proiettata al coinvolgimento delle istituzioni scolastiche della città, anche favorendo la nomina di mobility manager scolastici”.