Sembrava un parto normale. Poi alla fine è finito in tragedia per una giovane coppia di Castel di Lucio. La mamma ricoverata alla Fondazione Istituto Giglio di Cefalù il bimbo è venuto alla luce privo di vita.

Da accertare i motivi del decesso considerato chetino a poche ore prima, secondo indiscrezioni, dagli esami pre¬parto non era stato riscontrato alcun problema e/o complicazione.

Il riserbo sulla vicenda è massimo e nessuno si è sbilanciato facendo ipotesi.

Sarà l’autopsia che si svolgerà oggi al Policlinico di Palermo Paolo Giaccone a chiarire le cause della morte dopo è stata aperta un’indagine da parte della competente Procura della Repubblica di Termini Imerese.

Da stabilire se il neonato avesse patologie prenatali oppure se sia morto per motivi legati al parto. Per la coppia solo tanto dolore per quello che sembrava un normale parto e un normale travaglio. Nulla faceva pensare ad un simile epilogo.

I genitori hanno presentato denuncia ai carabinieri per conoscere cosa sia successo al loro piccolo.

“Tutte le procedure seguite dall’equipe di ostetrica e ginecologia sono state regolari e correttamente eseguite”.

Lo ha affermato il vice direttore sanitario Salvatore Puturi, per mezzo di un comunicato stampa diffuso dalla Direzione alla Comunicazione e Ufficio Stampa della Fondazione Istituto Giglio di Cefalù.

Puturi, nel comunicato, riferisce la vicinanza della Fondazione Giglio ai familiari del neonato, venuto a mancare durante il parto, affermando che la stessa Fondazione Giglio si è fatta avanti richiedendo l’autopsia per chiarire le cause che hanno determinato il decesso del neonato, “nato morto”, alla 38esima settimana.

“Dalla presa in carico delia paziente – ha aggiunto la responsabile dell’unità operativa di ostetrica e ginecologia. Lucia Raimondi – non abbiamo riscontrato alcuna problematica, ne alcuna sofferenza fetale si è manifestata antecedentemente all’espletamento del taglio cesareo”.

Adesso non rimane che attendere l’esito del riscontro autoptico disposto dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Termini Imerese dal quale si potranno, forse, avere risposte chiare su una vicenda con quello che doveva essere un parto naturale, dopo una gravidanza regolare, e conclusa con un cesareo d’urgenza e un bambino nato privo di vita.

Risposte che, chiaramente, non potranno lenire il dolore della giovane coppia castelluccese, ne curarne l’amarezza di un brutto ricordo che li accompagnerà per tutta la vita.