Prosegue l’iter per la realizzazione della prima e della seconda fase del sistema tram di Palermo. Sarà l’architetto Alessandro Augello il nuovo Rup (Responsabile Unico Procedimento) dell’opera che rivoluzionerà la viabilità alternativa all’interno del capoluogo siciliano. Il dirigente sostituirà Marco Ciralli, divenuto nel frattempo Capo Area della Rigenerazione Urbana nel recente rimpasto di dirigenti condotto dal sindaco Roberto Lagalla. A stabilirlo è una determina dirigenziale firmata il 30 ottobre dal Capo Area dei Lavori Pubblici Francesco Trapani. Una modifica “tecnica” ma necessaria a proseguire il percorso dei lavori che dovrebbero iniziare con l’esecuzione delle opere della linea C.
Augello nuovo Rup del sistema tram
Per Augello la nomina rappresenta una sorta di upgrade di carriera visto che, nel febbraio del 2016, fu inserito con apposita delibera all’interno dello staff del progetto di ampliamento del sistema tram. L’architetto ha lavorato nel ruolo funzionario di supporto, incarico rinnovato poi con apposita delibera anche nel 2018. Termina così l’avventura di Marco Ciralli, divenuto Capo Area della Rigenerazione Urbana lo scorso 4 ottobre. Ruolo al quale si è aggiunta anche la mansione di responsabile dello Sportello Autonomo Concessione Edilizia. Incarichi onerosi sotto il profilo del tempo e delle pratiche da esitare, quindi incompatibili con la complessità dall’opera del tram.
Si parte dalla linea C
Un progetto complesso che dovrebbe partire con i lavori della linea C, tratta che costituirà il prolungamento sostanziale della linea 3. Una sezione lunga circa otto chilometri che si muoverà lungo viale Regione Siciliana per raggiungere la stazione della metropolitana Palazzo Reale- Orleans. Al secondo posto c’è la linea B, che costituirà un ulteriore estensione dell’attuale linea 1. Prolungamento che unirà l’area della stazione Notarbartolo a via Duca della Verdura. A deciderlo è una delibera di Giunta emanata dall’Amministrazione Lagalla a giugno 2023, che ha rivisitato la scala di priorità delle prime tre linee sulle quali è stata affidata la progettazione esecutiva. L’avviso si basa su un importo complessivo da poco più di 400 milioni di euro ed è stato aggiudicato alla società italo-spagnola Contrucciones y Auxiliar de Ferr, unica a presentare un’offerta per condurre le operazioni richieste.
Fondi e parcheggi d’interscambio
Un piano nel quale rimane all’interno anche linea A, al netto della miriade di polemiche che si sono scatenate a proposito del passaggio della tratta su via Roma e via Libertà. Dubbi ancora non fugati e per i quali al momento si ipotizza un’integrazione della linea A con i bus ecologici. I lavori sono finanziati con i fondi del Patto per il Sud, sottoscritto il 30 aprile 2016 dal Governo e dal Comune di Palermo. Parte della fornitura di materiale rotabile riceverà risorse invece dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, meglio conosciuto come PNRR. Con le attuali risorse a disposizione, l’Amministrazione Comunale sta puntando alla realizzazione delle linee C e B, mentre sulla A servirà un ulteriore ragionamento in termini economici (sarà necessario trovare ulteriori fondi) e di percorso da seguire. Ma, al di là di ciò che riserverà il futuro, la tratta per il momento è ancora lì, parcheggiata in stand by dietro la linea B e C e in attesa di fondi, ma inserita anche all’interno dello schema di piano triennale delle opere pubbliche varato dalla Giunta Comunale.
Con riguardo al pacchetto tram inoltre, nel piano triennale si registra la presenza della prima tranche di parcheggi d’interscambio. Ciò nonostante il fatto che il bando per assegnare i lavori è andato a vuoto. All’interno del piano triennale 23-25 infatti, sono previsti gli investimenti per i seguenti parcheggi d’interscambio: Don Bosco (35,4 milioni di euro), Francia (48,1 milioni di euro), De Gasperi (55,3 milioni di euro), Boiardo (26,5 milioni di euro), Libertà (49,6 milioni di euro), Ungheria (26,6 milioni di euro), Giulio Cesare (10,7 milioni di euro).
La fase due dei lavori del tram
Ridefinizione delle priorità delle linee che ha interessato anche il pacchetto della seconda fase del sistema tram. In una riunione di Giunta tenuta il 30 giugno, l’Amministrazione ha ridefinito la scaletta di progettazione e relativi lavori delle linee dalla D alla G. Precedenza alla linea E, che interconnetterà l’area dello stadio alla borgata marinara di Mondello. Ultima, in ordine cronologico, sarà la tratta che unirà la Stazione Centrale e Bonagia. Sulla linea D infatti bisognerà eseguire ulteriori approfondimenti in merito all’attraversamento del fiume Oreto. Palazzo delle Aquile conferma quindi l’investimento sulla linea ferrata nel capoluogo siciliano, dopo che il 23 giugno fu aggiudicato il bando per la progettazione esecutiva e i lavori sulle linee C, B e A.
L’Amministrazione ha così deciso di dare priorità alla linea E. La tratta, suddivisa in due porzioni E1 ed E2, servirà a collegare l’area dello stadio Renzo Barbera con la borgata marinara di Mondello, attraverso un interscambio da realizzare alla stazione Francia. Connessione tramviaria ritenuta chiave per ridurre l’afflusso di mezzi sul lungomare e per potenziare la pedonalizzazione di viale Regina Elena. Una linea che si svilupperà su un tracciato di oltre 20 chilometri ma il cui futuro dipenderà anche dalla forma mentis assunta dalla linea A del tram che, almeno per il momento, dovrebbe collegare la Stazione Centrale proprio allo stadio, attraverso un discusso passaggio su via Roma e via Libertà. L’Amministrazione ha però chiarito che si sta eseguendo “un necessario approfondimento tecnico per la Tratta A, quella lungo via Libertà e via Roma, per minimizzare l’impatto sui tessuti storici e monumentali”.
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