“E’ necessario rivedere l’ordinanza regionale del 13 marzo, vanno incrementati i collegamenti interni con treni, pullman e navi. Senza i trasporti sarà difficile ridare slancio al turismo e quindi all’economia, ma tutto va fatto adottando misure di sicurezza per i lavoratori e i cittadini, compatibili con la situazione epidemiologica”.

Ad affermarlo sono Franco Spanò, Dionisio Giordano e Agostino Falanga, segretari generali delle categorie regionali dei trasporti della Cgil, della Cisl e della Uil Sicilia.

La fase 2 siciliana non può prescindere dallo sblocco della mobilità interna, non potrà essere garantita alcuna ripresa economica legata al turismo locale, cioè degli stessi siciliani verso mete regionali, se treni, pullman, navi e persino aerei per collegamenti con le isole minori non torneranno in circolazione. Troppi annunci sull’esigenza di una ‘riapertura dei cancelli’, a condizione che non si deroghi sul tema della salute e sicurezza dei lavoratori. Ma di fatto continuano a non essere applicati e rispettati i protocolli di sicurezza già condivisi e sottoscritti a livello nazionale nel mese di marzo” .
E’ necessario, quindi, proseguono i tre segretari Filt Cgil, Fit Cisl Uiltrasporti, ricontestualizzare l’ordinanza regionale n. 5 del 13 marzo nella parte relativa alle misure da applicare ai servizi di trasporto pubblico gommato e marittimo e rivedere l’offerta commerciale di Trenitalia, al momento stoppata al 10% a causa dell’emergenza Covid 19, per incrementarla in direzione delle località turistiche.
Per non dimenticare l’obbligo di continuità territoriale verso e da Lampedusa e Pantelleria con voli quotidiani che garantiscano gli abitanti delle isole e, auspicabili turisti”.

Ed ancora, Spanò, Giordano e Falanga rilanciano “non si può correre il rischio di vanificare in puro strumento assistenziale solo per le aziende, il lavoro svolto in questi mesi insieme all’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Marco Falcone, anche attraverso audizioni parlamentari, che sembrerebbe confermare l’adeguata dotazione finanziaria in favore del trasporto pubblico gommato e marittimo anche per il 2020”.

I tre segretari concludono: “non si perda tempo prezioso, si prosegua con maggiore continuità il confronto già iniziato con il governo, coinvolgendo associazioni datoriali e singoli stakeholder dei trasporti, il tema della ripartenza deve andare assolutamente di pari passo a quello sulla messa in sicurezza dei lavoratori e dei passeggeri”.

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