Monta la protesta a Palermo da parte di 41 famiglia che rischiano lo sgombero da un immobile occupato nei pressi del quartiere Uditore. Chiedono un incontro con il Prefetto ma anche con il sindaco di Palermo Lagalla con i quali affrontare il tema dell’emergenza abitativa nel Capoluogo.

L’imminente sgombero dell’immobile occupato

Un atto di notifica per un imminente sgombero preoccupa le famiglie in Via da Lentini a Palermo. Le famiglie che per estrema necessità hanno occupato più di dieci anni fa l’immobile, adesso, si ritrovano in una nuova fase di precarietà abitativa.

La pretesta monta in via Uditore

Questa mattina un gruppo di solidali, arrivata in soccorso per tentare di bloccare lo sgombero, ha esposto uno striscione con su scritto “Contro carovita e caroaffitti, Stop sfratti e sgomberi”. Quello che lamentano le famiglia è che in “un momento di forte crisi, infatti, le istituzioni sembrano non preoccuparsi abbastanza dei bisogni dei cittadini, autorizzando progressivamente sfratti e sgomberi, alimentando ancora di più, quindi, la precarietà sociale”.

“Nessuna soluzione all’emergenza abitativa”

“Ci stanno sgomberando dopo dieci anni di occupazione. In questi anni, lunghissimi, nessuna soluzione all’emergenza casa. Solo promesse, ma di alloggi neanche l’ombra – dichiarano gli occupanti – In un periodo di crisi legata all’aumento dei prezzi siamo costretti a preparare frettolosamente le valigie e a dormire per strada”.

“Dal Governo zero soluzioni alle questioni sociali”

I manifestanti, insieme alle famiglie, pretendono di avviare una interlocuzione immediata con gli assessori del settore emergenza abitativa, il sindaco e il Prefetto, affinché si possa trovare una soluzione stabile non solo per gli occupanti, ma più in generale per la città di Palermo. “A pochi giorni dall’insediamento del nuovo governo, sembra sia ben chiaro l’indirizzo politico che lo Stato italiano assumerà – affermano i militanti di Antudo – perfettamente in linea con le precedenti legislazioni: zero soluzioni alle questioni sociali e rispetto dei diritti, tra cui quello alla casa, mille violenze ai danni dei territori”.

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