Volge al termine anche la stagione di musica da camera organizzata dalla Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, mercoledì 9 ottobre alle ore 21 nella Sala Rossa del Politeama Garibaldi (biglietti 5€).
Protagonista l’ensemble Archi Sinfonici – composto da Fabio Mirabella, Sergio Di Franco, Ivana Sparacio, Salvatore Tuzzolino (violini pr8mi); Luciano Saladino, Antonino Alfano, Martina Ricciardo (violini secondi); Vytautas Martisius, Zoe Canestrelli (viole); Giovanni Volpe, Sonia Giacalone (violoncelli); Francesco Monachino (contrabbasso) – che eseguirà Crisantemi di Giacomo Puccini nel 100 della morte del compositore toscano e il Quartetto n. 14 in re minore Dv 810 “La morte e la fanciulla” di Franz Schubert nella versione per ensemble realizzata da Gustav Mahler. Il concerto sarà preceduto da una conferenza di Dario Oliveri, docente dell’Università di Palermo,
La stagione dell’orchestra sinfonica
Sarà la stagione n. 65 quella 2024/2025 dell’Orchestra Sinfonica Siciliana: un nuovo traguardo per l’importante compagine musicale che sarà impegnata, da novembre a giugno, con 28 diversi programmi settimanali nei consueti concerti del venerdì sera (ore 21.15) e del sabato pomeriggio (ore 17.30) al Politeama Garibaldi, cui si aggiungono due appuntamenti “in anteprima” oltre al Concerto di Natale e a quello di Capodanno.
Si parte con Mahler
Si comincia quindi ufficialmente l’8 e il 9 novembre con la Sinfonia n. 3 di Gustav Mahler, pagina di grande respiro e intensità che sarà diretta da Hartmut Haenchen con la partecipazione del contralto Anke Vondung, entrambi interpreti di rilievo, pluripremiati dalla critica internazionale, del repertorio tedesco.
Gli appuntamenti inaugurali saranno preceduti da due anteprime che hanno per protagonisti altrettanti artisti d’eccezione: il violoncellista e compositore palermitano Giovanni Sollima (25 e 26 ottobre) impegnato tra l’altro nel Concerto n. 2 di Franz Joseph Haydn e nei suoi Folktales in prima a Palermo. Quindi salirà sul palcoscenico, sempre come direttore e solista, il pianista Alexander Lonquich (2 e 3 novembre) impegnato nel Concerto n. 27 Kv595 di Mozart e nella Sinfonia n. 2 op. 73 di Brahms.
Le parole della Amata
“Dopo i grandi successi della stagione estiva appena conclusasi – sottolinea Elvira Amata assessore per il Turismo, sport e spettacolo della Regione Siciliana – ci apprestiamo a vivere ulteriori emozioni legate alla nuova programmazione artistica ricca di eventi e appuntamenti di altissimo profilo che includono, oltre al grande repertorio, anche virtuose rarità, elemento fortemente attrattivo. Una ulteriore occasione per rafforzare, non soltanto l’offerta musicale delle nostre eccellenze da destinare ai tanti spettatori, ma anche quella turistica per le evidenti ricadute che tali appuntamenti in programma determinano. Un approccio che vede una piena sintonia con gli indirizzi strategici dell’Assessorato che ho l’onore di rappresentare. Ai vertici della Fondazione il mio plauso per il costante impegno profuso ad elevare sempre più il profilo musicale della programmazione artistica”.
Il commissario Rizza: “Grande ottimismo con questo programma”
«Presentiamo la 65a Stagione 2024-2025 – dichiara Margherita Rizza, commissaria straordinaria della FOSS – facendo tesoro dei successi musicali estivi in diverse località di Sicilia, dell’entusiasmo del pubblico per il concerto inaugurale di Belliniana-Omaggio al Cigno di Catania e guardando con ottimismo all’imminente Settimana di Musica Sacra di Monreale, presentiamo la 65a Stagione 2024-2025 sull’entusiasmo anche dei risultati ottenuti lo scorso anno con presenze e incassi che, a fine 2024, mirano a essere il doppio del 2023, superando i 500mila euro. In molti concerti della scorsa stagione abbiamo abbondantemente superato le 800 presenze e contiamo di fare ancora meglio; lo scorso anno abbiamo registrato un +30% degli abbonati e +50% di presenze ai singoli concerti. Bene anche i contributi pubblici con una crescita del FNSV, l’ex FUS, che dovrebbe superare il milione e mezzo di euro. Ringrazio infine Dario Oliveri che lo scorso anno, durante la sovrintendenza di Andrea Peria, aveva già individuato alcuni appuntamenti e Giuseppe Cuccia che è stato chiamato a definire tutta la programmazione artistica per questa 65a Stagione».
Cuccia: “Ringrazio Oliveri”
“Ringrazio anche io – sottolinea il consulente per la programmazione Giuseppe Cuccia – chi mi ha preceduto e cioè Dario Oliveri, perché ho trovato già definiti alcuni progetti di assoluto rilievo che ho accolto immediatamente nella 65a stagione. Ho quindi cercato di evitare i limiti di una stagione con dei temi, per offrire al pubblico non solo alcune grandi pagine amate del repertorio, come le Sinfonie di Mahler o i poemi sinfonici di Richard Strauss, ma anche delle rarità e progetti artistici riguardanti, ad esempio, paesi musicalmente interessanti come l’Armenia, l’Ungheria, la Spagna. E poi tre appuntamenti con la voce: un omaggio a Puccini nel centenario della morte, del quale percorreremo tutte le opere con pagine sinfoniche, arie e duetti, diretti da Andrea Licata; la Passione secondo Giovanni di Bach diretta da Lothar Koenigs per Pasqua e una rarità come Jone, opera del compositore palermitano ottocentesco Errico Petrella, oggi purtroppo dimenticato. Ci saranno quindi alcuni celebri direttori per la prima volta con la nostra orchestra come Carlo Rizzi, Daniele Callegari, Francesco Ivan Ciampa e Francesco Cilluffo e ancora Hartmut Haenchen (sul podio per l’inaugurazione e poi nuovamente a maggio) e anche ritorni attesi come Donato Renzetti, Diego Matheuz, Nicola Luisotti, Daniel Oren. Non posso quindi non citare alcuni solisti di fama internazionale come i pianisti Mikhail Pletnev e Alessandro Taverna, la violinista Anna Tifu e il trio di Parma”.
La 65a stagione 2024-2025
Dopo l’inaugurazione dedicata a Mahler, la Stagione proseguirà col primo appuntamento caratterizzato anche da pagine rare: il 15 e 16 novembre Carlo Rizzi dirigerà un concerto incentrato su pagine sinfoniche dalle opere di Puccini ma affiancate da brani meno frequentati di Pizzetti per terminare con le celeberrime Feste romane di Respighi. Ancora una pagina monumentale il 22 e 23 novembre, con Lü Jia a dirigere la Settima di Bruckner. Dopo i concerti del 29 e 30 novembre (direttore Ryan McAdams, pianoforte Benedetto Lupo) e del 6 e 7 dicembre (direttore Markus Stenz), l’anno pucciniano si chiude il 13 e 14 dicembre col direttore palermitano Andrea Licata e un nutrito cast di solisti vocali impegnati in un ritratto del compositore comprendente brani da tutte le opere.
Dopo il Concerto di Natale del 20 dicembre (direttore Riccardo Scilipoti e il coro di voci bianche) e quello di Capodanno dell’1 gennaio (direttore Peter Guth con un programma “tutto viennese”), si riprenderà il 10 e 11 gennaio con Francesco Cilluffo e il Trio di Parma impegnati nel Triplo Concerto di Beethoven e in sublimi pagine di Benjamin Britten. Ancora Novecento storico il 17 e 18 gennaio col direttore Christian Arming e la violinista Anna Tifu che eseguiranno pagine di Erich Wolfgang Korngold e Alexander Zemlinski. Il 24 e 25 gennaio torneranno Ryan McAdams e il grande pianista Mikhail Pletnev per proseguire la loro esplorazione della produzione pianistica di Rachmaninov; quindi i concerti del 31 gennaio e 1 febbraio diretti da Jonathan Webb e quelli del 7 e 8 febbraio diretti da Ion Marin saranno accomunati dalla presenza preponderante di musica francese, tra cui le Nuits d’été di Berlioz con il mezzosoprano Anna Lucia Richter. Il 14 e 15 febbraio il direttore Ramon Tebar sarà protagonista di un curioso viaggio musicale in Spagna con pagine di Chapi, Granados, Falla, Soutullo, Turina, Giménez, Chabrier e Bizet. Il 21 e 22 febbraio (direttore Marcin Nałęcz-Niesiołowski, pianoforte Alessandro Taverna) il Quinto Concerto di Beethoven e una Fantasia di Paderewski incorniceranno la prima esecuzione a Palermo di Maggese di Filippo Del Corno. Carlo Rizzi tornerà il 28 febbraio e 1 marzo, seguito il 7 e 8 marzo da Jordi Bernàcer, dopodiché il 14 e 15 marzo il direttore Donato Renzetti e la violoncellista Miriam Prandi proporranno una nuova panoramica sul primo Novecento italiano con pagine di Respighi e Ghedini.
Ancora violoncello il 21 e 22 marzo con Damiano Scarpa diretto da Hansjörg Albrecht in un programma interamente dedicato a Richard Strauss. Il 28 e 29 marzo l’esplorazione del Modernismo continuerà tra Francia e Russia col direttore Jérémie Rhorer, quindi il 4 e 5 aprile sarà la volta della Nona Sinfonia di Mahler diretta da Nicola Luisotti e l’11 e 12 aprile di tre celebri pagine di Respighi, Ravel e Musorgskij dirette da Daniele Callegari. Imperdibile l’appuntamento pasquale, il 18 e 19 aprile, con Lothar Koenigs impegnato nella Passione secondo Giovanni di Bach insieme a un cast di specialisti. Il 26 e 27 aprile Francesco Ivan Ciampa interpreterà altre rare pagine sinfoniche di Respighi e Bizet, quindi il 2 e 3 maggio arriverà Diego Matheuz con Massimo La Rosa come trombone solista per il Concerto di Rota e poi la Quinta Sinfonia di Mahler. Il 9 e 10 maggio tornerà Hartmut Haenchen insieme al soprano Miah Persson in una serata dedicata ancora una volta a Richard Strauss con i Vier letzte Lieder mentre il 16 e 17 maggio il Politeama risuonerà di timbri ungheresi con Alfred Eschwe impegnato a dirigere pagine di Bartók e Kodály.
In cartellone è prevista anche un’opera in forma di concerto, il 23 e 24 maggio, Jone, ossia L’ultimo giorno di Pompei del palermitano Errico Petrella – su libretto di Giovanni Peruzzini, tratto dal romanzo di Edward Bulwer-Lytton Gli ultimi giorni di Pompei – titolo che godette di enorme successo e che non mancherà di stupire nuovamente il pubblico degli appassionati con la direzione di Massimiliano Stefanelli e un nutrito cast di solisti vocali. L’Est musicale europeo sarà ancora protagonista il 30 e 31 maggio con Karen Durgarian e Artak Asatryan solista al duduk (strumento a fiato della tradizione armena) impegnati in pagine di Arutiunian, Arakelian e Chačaturjan. Si tornerà, anche musicalmente, in Sicilia per l’ultimo concerto di stagione, il 6 e 7 giugno, con Daniel Oren e il mezzosoprano Annalisa Stroppa impegnati in pagine di Bellini e Verdi (la struggente sinfonia dei Vespri siciliani) e più rare partiture di Martucci.
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