In un marciapiedi devono transitare le bici e non c’è spazio per i pedoni che devono camminare in strada. Siamo in via Gabriele D’Annunzio, a Palermo, in pieno centro cittadino. Qui è diventato praticamente impossibile circolare per chi va a piedi a causa della presenza di una pista ciclabile creata al centro del marciapiedi che in via Gabriele D’annunzio è stretto. Ora, proprio a causa della presenza della pista dedicata ai mezzi alternativi, è grande il disagio soprattutto per anziani e disabili che sono costretti a evitare di attraversarla. Dal video inviato a BlogSicilia da Iolanda Aronica traspare l’amarezza dei residenti che adesso devono camminare in strada per evitare di essere travolti dalla biciclette. “Avete distrutto le bellezze di Palermo e avete fatto diventare le strade trazzere”, dice la lettrice.

Intanto monta la protesta anche per il “pasticcio” della pista ciclabile in via Principe di Villafranca. È spuntata nel bel mezzo della strada parallela a via Libertà, la pista ciclabile.Si tratta di 3,8 chilometri di nuova pista ciclabile che in via Principe di Villafranca diventa una sorta di sandwich quindi che ha nei suoi ingredienti marciapiede-pista ciclabile-parcheggio-carreggiata-marciapiede. Il tutto condito dalla difficoltà (e la pericolosità) da parte delle auto di attraversare gli incroci. A Palermo basta quindi una spruzzata di vernice per creare delle piste ciclabili. C’è da dire anche che le piste ciclabili palermitane esistenti non godono affatto di un buono stato di salute. Sono numerose quelle distrutte, occupate da altri veicoli e addirittura anche da rifiuti ingombranti.

E mentre i palermitani insorgono per le piste ciclabili mal progettate, l’amministrazione comunale prende una cantonata in Consiglio Comunale. L’assemblea ha detto no alla Ztl ma il provvedimento resterà ugualmente in vigore. E’ quanto accaduto oggi quando, a sorpresa, il Consiglio ha approvato la mozione presentata dal’opposizione. Il Consiglio Comunale a maggioranza con il voto favorevole del Movimento 5 Stelle ha ribadito ancora una volta la necessità di sospendere la ZTL Centrale fino alla durata dello stato di emergenza sanitaria stabilito dal Governo Nazionale e per il momento fissato fino ad ottobre 2020.