Si è tenuto questa mattina un incontro presso gli uffici del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Vincenzo Maurizio Santangelo, per discutere delle problematiche che affliggono le ex province a seguito della riforma Delrio, e delle soluzioni da mettere in campo con urgenza. Una vera e propria task force che agirà per affrontare i nodi più spinosi. Alla riunione di oggi erano presenti anche il sottosegretario all’Economia Alessio Villarosa, i deputati alla Camera Paolo Ficara e Michele Sodano, la senatrice Tiziana Drago e il deputato segretario all’Ars Stefano Zito.

“Uno stato disastroso quello in cui versano le ex province, – afferma il sottosegretario Santangelo – Enti al collasso che non riescono più a garantire nemmeno lo stipendio per i dipendenti né i servizi essenziali cui sarebbero preposte, dalla manutenzione ordinaria e straordinarie delle tante strade provinciali, alla gestione dei beni patrimoniali, al trasporto per i disabili”. “Bisogna evitare in tutti i modi il dissesto finanziario di altre ex province – continua il Sottosegretario 5Stelle – a rischio, quest’anno, solo in Sicilia, ci sono quelle di Enna, Ragusa e Catania, e garantire i servizi primari ai cittadini”. “Adesso è necessario tamponare i danni, – concludono i portavoce del Movimento 5 Stelle all’unisono – arrestando i prelievi forzati che stanno rendendo impossibile qualunque attività, anche ordinaria; e soprattutto, avviando l’iter così che le ex province trovino una rifunzionalizzazione”.

In Sicilia, nel frattempo,. si procede spediti verso le elezioni provinciali di secondo livello, le prime dall’abolizione di questi Enti rimasti commissariati per quasi sei anni.

Su questo tema si terrà un incontro tra sindaci e amministratori comunali dell’Isola nella località di Mondello (Lido Alle terrazze, nel viale Regina Elena) martedì 11 settembre, alle 17.30. L’iniziativa è stata promossa da
alcuni sindaci (Gino Ioppolo di Caltagirone, Maria Rita Schembari di Comiso, Giuseppe Mistretta di Mineo, Lucio Di Ganci di Bompietro, Giuseppe Minutella di San Mauro Castelverde, Nino Musca di Sinagra, Giuseppe Bica di Custonaci, Filippo Drago di Aci Castello) per aprire un confronto politico sulle prossime elezioni degli organi gestionali delle tre Città Metropolitane e dei sei Liberi consorzi dei Comuni. All’incontro sono stati invitati gli amministratori dell’area di centrodestra e delle Liste civiche ed il governatore Nello Musumeci, che ha assicurato la sua presenza.

Intanto sempre oggi a Roma protesta dei sindaci italiani contro la scelta di congelare i fondi destinati alle periferie.

“Le periferie urbane delle grandi città siciliane sono fra le più pesantemente colpite dal previsto blocco del bando per le periferie, votato nell’ambito del cosiddetto ‘Decreto Milleproroghe’ che, dopo il via libera del Senato, verrà esaminato dall’aula di Montecitorio nelle prossime settimane e, se il  provvedimento dovesse essere confermato anche alla Camera, si tratterebbe di un danno complessivo che supera certamente i 300 milioni di euro, se si tiene conto delle risorse aggiuntive pubbliche e private che tutti gli enti coinvolti avevano già reperito e messo a disposizione” ha dichiarato Leoluca Orlando, presidente di AnciSicilia, intervenendo sulla sospensione dei finanziamenti al Bando alle periferie avvenuta nelle scorse settimane e sulla quale l’Anci, oggi, è stata ascoltata in commissione Bilancio, alla Camera.

“L’ANCI Sicilia, chiede la revoca di questa norma e auspica che su tutto quanto riguarda gli interventi per e con i comuni, vi sia un dialogo e una concertanzione fra Governo, Parlamento ed Enti locali- continua Orlando – perchè si tratta di un danno che colpirebbe in modo indiscriminato le tre aree metropolitane di Palermo, Catania e Messina, moltissimi comuni delle tre province che avevano preso parte attiva ai progetti  mettendo a serio rischio impegni già sottoscritti e creando una conseguente emergenza sociale in zone che sono già ad alto rischio”.

“Siamo certi – conclude Orlando –  che oggi i componenti della Commissione bilancio  sapranno tenere nella giusta considerazione l’interesse delle comunità locali  e lo sviluppo dei loro territori”.