Nove quadri per raccontare una vita. Un progetto in continua evoluzione che lega l’arte al passare del tempo, l’arte e l’evoluzione della vita, l’arte e la sua rappresentazione plastica dell’esistenza.

L’ultimo progetto del maestro Bennardo

E’ l’ultimo progetto, in ordine di tempo, del maestro Giuseppe Bennardo. Ultimo fino ad oggi ma che sarà seguito da tanti.

“L’idea nasce dall’esigenza costante che sento di raccontare. E per raccontare una storia il mio strumento è questo – dice Bennardo a BlogSicilia – i colori. Così, per raccontare la mia esistenza e rappresentare il tempo, le idee, i progetti, ho voluto mettere in campo i cambiamenti che il tempo ha segnato”.

Nove autoritratti, dunque, partendo da un Giuseppe Bennardo bambino, proseguendo con un giovane altero fino ad arrivare ai giorni nostri. Autoritratti che non vogliono essere  autocelebrativi ma segnare uno degli elementi fondamentali anche dell’arte: il tempo.

“Per mostrare il tempo avevo bisogno di qualcosa di evidente e a me noto. Cosa mi è più noto dell’evoluzione del mio aspetto? Da qu nasce l’idea e il progetto. Un’opera aperta nel senso che nulla esclude che ai nove autoritratti possano aggiungersene altri”

Il maestro Bennardo attraverso le sue opere

Giuseppe Bennardo è noto per le sue opere che stanno sul territorio. Qui ne ricordiamo solo le ultime. Per l’appuntamento più importante dell’anno liturgico per i cattolici, la Pasqua, le cui celebrazioni sono entrate nel vivo ieri con il Giovedì santo, la giornata tradizionalmente dedicata alla visita dei sepolcri e degli orti, come vengono definiti in alcune provincie Siciliane, sono tornate anche le meravigliose opere del maestro Giuseppe Bennardo, creatore di famosissimi presepi e non solo. L’ultima Pasqua ha segnato questo a esposizione

La chiesa di Santa Maria La Nova, nel centro storico di Palermo, precisamente in piazza San Giacomo La Maria (la stessa che ha ospitato la trentaseiesima edizione di “Presepe in piazza”), ospiterà la scultura del maestro, chiamata “Ultima Cena”, realizzata su una struttura in legno, con i personaggi in terracotta, vestiti di stoffa. La scultura sarà collocata davanti l’altare principale, con l’addobbo floreale, con la benedizione del parrocco, Padre Pietro Scaduto.

La 36esima edizione del Presepe in piazza

Il Presepe in piazza di Giuseppe Bennardo era tornato a dicembre per la trentaseiesima edizione della manifestazione.  Una passione per il presepe, quella dello scultore e pittore, che affonda le sue radici nel passato.


“Realizzo presepi sin da quando ero piccolo – dice l’artista a BlogSicilia -. Nel tempo la mia passione è cresciuta di pari passo alle mie capacità artistiche. Nel mio presepe c’è anche un lavoro di ricerca e perfezionamento che dura da tanto tempo”.

L’ambientazione nel deserto

Il presepe era ambientato nel deserto e si struttura su due ‘piani’. Una cinquantina le sculture che lo animano, realizzate dall’artista in terracotta e rivestite di stoffa con una ammirevole cura per i dettagli e i particolari. A collaborare all’allestimento del presepe, rappresentazione della Natività assai suggestiva ed emozionante, due fedeli della chiesa di Santa Maria La Nova.

Il messaggio del Presepe in Piazza

“I miei presepi – aveva aggiunto l’artista – sono sempre stati visitabili gratuitamente perché per me sono un modo di rivalutare i quartieri di Palermo e un dono alla città e ai visitatori. Quest’anno vorrei augurare a tutti di ritrovare il messaggio espresso dalla Sacra Famiglia e ripartire dai valori autentici, ritrovare il senso della famiglia appunto, un concetto e nel contempo un valore di importanza inestimabile. Ringrazio il parroco di Santa Maria La Nova, Don Pietro Scaduto, e i fedeli della comunità “.

Impossibile ricordare tutto, ma questo basterà per dire chi è l’artista Giuseppe Bennardo

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