Questa mattina il Dipartimento di Fisica e Chimica (DiFC) dell’Università degli Studi di Palermo è stato intitolato al Premio Nobel per la fisica Emilio Segrè.

E’ stato inaugurato inoltre il Sito Storico della Società Europea di Fisica (EPS) con la consegna della targa di “EPS Historic Site” che commemora i luoghi significativi in Europa per lo sviluppo e la storia della fisica.

“Questa intitolazione è un momento istituzionale di grande importanza, un motivo di orgoglio e un atto che ritengo doveroso nei confronti di Emilio Segrè, Premio Nobel per la fisica nel 1959 e docente del nostro Ateneo – ha commentato il Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, prof. Fabrizio Micari – Il ricordo della sua figura, come quella di Perrier e di altri illustri docenti che con i loro studi e le loro scoperte hanno reso UniPa, nei suoi 213 anni di storia, un grande Ateneo a livello nazionale e internazionale, è un elemento emblematico di affermazione della nostra identità. La nostra storia – ha continuato – è fatta di grandi eccellenze scientifiche e culturali, ma ha anche attraversato momenti bui e drammatici del nostro paese come la promulgazione delle leggi razziali che di fatto cacciarono dal nostro Ateneo cinque professori, tra cui lo stesso Segrè. Per questi motivi la storia deve essere il pilastro su cui si basano i valori di cultura, conoscenza, ricerca, senso critico, riflessione ed educazione che l’Università mette in campo per la formazione dei giovani e per il territorio. E’ proprio in questa ottica di identità – ha concluso il Rettore – che stiamo allestendo il Museo dell’Università, per ricordare i grandi esempi del passato in modo che diventino elementi propulsori per il futuro”.

La cerimonia è avvenuta nel corso del workshop internazionale “1937, Palermo: la Scoperta del Tecneto” che ha celebrato la scoperta di Emilio Segrè e Carlo Perrier avvenuta nel 1937 nei laboratori di via Archirafi 36 ed è stato organizzato in concomitanza alle celebrazioni che avranno luogo nel corso del 2019, Anno Internazionale della Tavola Periodica degli Elementi Chimici, indetto dall’UNESCO, a 150 anni dalla scoperta da parte di Dmitrij Mendelev del sistema periodico e della Tavola, il capolavoro della scienza per classificare gli elementi chimici.

Emilio Segrè (Tivoli, 1 febbraio 1905 – Lafayette, 22 aprile 1989) è stato un fisico italiano naturalizzato statunitense. Nel 1935 diventò Professore di Fisica Sperimentale e nel 1936 Direttore dell’Istituto di Fisica dell’Università di Palermo. Nel 1937 a Palermo scoprì il tecneto. Lasciò l’Italia in seguito alla promulgazione delle leggi razziali del 1938. A Berkeley collaborò alla scoperta dell’Astato e del Plutonio. Nel dopoguerra le sue ricerche riguardarono problemi di fisica nucleare e di fisica delle particelle elementari. Nel 1955, lavorando con Owen Chamberlain sulle interazioni protone-nucleone ad alta energia all’acceleratore nucleare di particelle Bevatron di Berkeley, scoprì l’antiprotone. Per questa scoperta gli venne conferito il Premio Nobel per la fisica nel 1959.

Carlo Perrier (Torino, 7 luglio 1886 – 22 maggio 1948) è stato un chimico e mineralogista italiano. Professore presso le Università di Messina, Palermo e Genova, e socio corrispondente dei Lincei (1947). La sua attività scientifica si è estesa non soltanto ai vari rami della mineralogia, ma anche alla petrografia, alla cristallochimica e alla radiochimica. A Perrier si deve, in collaborazione con Segrè, la scoperta e la precisazione delle proprietà chimiche dell’elemento di numero atomico 43, al quale fu dato il nome di tecneto.

Nel 1937, a Palermo in via Archirafi 36, per la prima volta l’uomo separa e identifica il Tecneto, ultimo degli elementi naturali a essere isolato e il primo elemento chimico artificiale a essere prodotto. La scoperta del Tecneto avviene grazie a due importanti scienziati: Emilio Segrè e Carlo Perrier. L’elemento, con numero atomico 43 e simbolo Tc, è ottenuto da un campione di Molibdeno bombardato da nuclei di deuterio (deutoni o deuteroni) nel ciclotrone di Berkeley (California), e spedito da Ernest Lawrence ai due ricercatori di Palermo. Oggi, il Tecneto riveste un ruolo molto importante in medicina nucleare in quanto uno dei suoi isotopi, il Tecnezio-99 metastabile (Tc-99m), costituisce il principale radionuclide utilizzato in campo diagnostico.

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