Uno sguardo di troppo. Avance alla donna dell’amico e scatta la spedizione punitiva. I carabinieri hanno arrestato Domenico Lo Verso, 27 anni, Alessio Tomaselli, 25 anni e Vincenzo Mira 42 anni.

Si trovano ai domiciliari accusati di sequestro di persona, violenza privata e lesioni personali ai danni di un giovane di 24 anni che da poco si era trasferito a Capaci (Pa).

Le indagini dei carabinieri, coordinate dal sostituto procuratore Alfredo Guagliardi, sono iniziate dalla denuncia del sindaco del piccolo centro alle porte di Palermo Pietro Puccio.

E’ stato lui a vedere l’aggressione e poi il giovane caricato con forza in una Fiat Panda. I carabinieri grazie ad alcune telecamere hanno impiegato pochissimo a risalire ai due Lo Verso e Tomaselli che hanno costretto la vittima a salire in macchina portarla nella zona dell’Uditore a Palermo e dopo un lungo chiarimento lasciarla di nuovo libera. Insieme ai due c’era una terza persona più adulta e corpulenta poi successivamente identificata in Vincenzo Mira.

L’auto è stata vista in via Vittorio Emanuele a Capaci poi in autostrada verso Palermo. Una volta identificati Lo Verso e Tomaselli convocati dai militari si sono presentati con gli stessi vestiti che indossavano il 20 luglio scorso giorno dell’aggressione. Anche la vittima è stata chiamata in caserma, ma non ha confermato quanto le telecamere hanno ripreso.

Non ha detto di essere stato costretto a salire in macchina ne di essere stato schiaffeggiato. Sarebbe salito in macchina volontariamente. Le immagini dicono diversamente e raccontano di un’aggressione, come si legge nell’ordinanza del gip Annalisa Tesoriere, scaturita non tanto da questioni di gelosia, ma di preteso “rispetto” per quella che era stata considerata come una “mala guardata” rivolta alla donna di  un altro uomo.

Al raid punitivo, secondo le indagini dei carabinieri, avrebbe partecipato anche Vincenzo Mira, patrigno di Lo Verso attuale compagno della donna.