• Vaccinazioni a rilento, a rischio stagione turistica
  • Catanzaro: Isole minori “Covid free con vaccinazioni prioritaria”
  • Ipotesi passaporto sanitario per salvare stagione turistica

“Il ritmo attuale delle vaccinazioni anticovid rischia di pregiudicare per il secondo anno consecutivo la stagione turistica in Sicilia. Migliaia d’imprese, già messe in ginocchio dalla pandemia rischiano di chiudere in mancanza di una decisa accelerazione della campagna vaccinale“. Lo dice Michele Catanzaro, deputato regionale del PD, sul ritardo della campagna vaccinale in Sicilia.

Il modello Grecia

Il deputato rilancia l’idea proponendo l’introduzione nella nostra Isola delle misure già avviate in Grecia. “Potremmo prendere esempio dalla Grecia, terra la cui economia, come in Sicilia, è basata sul settore turistico, e dove è stata avviata una campagna di vaccinazione per tutti i residenti allo scopo di creare aree sicure entro la prossima estate, quando arriveranno i vacanzieri oltre all’introduzione del passaporto sanitario per chi arriva”.

Proseguono le somministrazioni


Proseguono, intanto, senza sosta le vaccinazioni degli ultraottantenni e dei cittadini che rientrano già nella fasi al momento autorizzate dal Piano della struttura commissariale nazionale. In particolare, dal 24 al 26 febbraio, sono state complessivamente effettuate 31.893 vaccinazioni.

Un passaporto sanitario

“Mi auguro un’accelerazione della campagne di immunizzazione – dice Catanzaro – e chiederò immediatamente al governo regionale di valutare la possibilità di programmare una campagna vaccinale prioritaria nelle isole minori della Sicilia, mete turistiche di eccellenza luoghi dove l’economia è esclusivamente improntata sul turismo. Anche l’introduzione del passaporto sanitario per chi arriva, potrebbe contribuire alla definizione di “Isole Covid free” creando maggiore appeal sui turisti che intendono programmare la loro vacanza in Sicilia. Il governo regionale ha l’obbligo politico – conclude Catanzaro – di ascoltare le richieste di aiuto che arrivano dai settori produttivi per trovare delle soluzioni che consentano agli imprenditori di superare la grave crisi che stanno attraversando”.